Corte dei Conti – det. n. 43/2008 – Sezione del Controllo Enti – l’Unione italiana delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (Unioncamere) – relazione sul controllo di gestione ex legge 21 marzo 1958 n. 259

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Con la determinazione n. 43/2008, la Sezione del Controllo Enti della Corte dei Conti, dispone, a norma dell’art. 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la comunicazione alle Presidenze delle due Camere del Parlamento della relazione conclusiva del controllo eseguito sulla gestione finanziaria – esercizi 2005-2006 – dell’Unioncamere.
Il Collegio fa presente come il biennio in esame sia stato caratterizzato da un grande impegno dell’Unioncamere su numerosi temi di importanza strategica per il sistema camerale, a partire dal riconoscimento costituzionale del ruolo delle Camere di commercio quali enti di autonomia funzionale e dalla loro salvaguardia da una sottomissione gerarchica alle Regioni.
Alla luce della pronuncia n. 374/2007 della Corte Costituzionale che ha confermato l’autonomia del sistema camerale dalle regioni, secondo i giudici del controllo, l’Unioncamere si è ancor più caratterizzato per un grande impegno su numerosi temi di importanza strategica per il sistema camerale quali lo sviluppo delle infrastrutture, della competitività dei sistemi territoriali, dell’assistenza all’internazionalizzazione, della semplificazione amministrativa, della formazione, della promozione dei nuovi strumenti di giustizia alternativa, della presenza sui mezzi di comunicazione.
Essi sottolineano altresì l’impegno dell’Ente per lo sviluppo della funzione associativa a sostegno delle attività camerali, a partire dall’intenso lavoro svolto per la definizione delle linee di lavoro per l’adeguamento delle norme di funzionamento del registro delle imprese alla riforma del diritto societario.
Infine, dal punto di vista gestionale, viene fatto presente come nel 2005 le richieste di supporto a tutti i livelli che le Camere rivolgono alla loro associazione nazionale sono sempre maggiori e maggiormente impegnative; la risposta che l’Unioncamere fornisce per la Corte è in funzione anche della dimensione organizzativa, la cui flessibilità e capacità di adeguarsi come dimensioni alle esigenze del sistema si scontrano ormai con i limiti imposti dalla politica di finanza pubblica verso tutte le pubbliche amministrazioni, comprese quelle come le Camere di commercio e l’Unioncamere che non gravano in alcun modo sul bilancio statale.
Vengono infine evidenziati i differenti risultati economici degli esercizi di cui si discute.
 
Giuseppe Crucitta – Rosa Francaviglia
  •  qui determinazione e relazione.

Crucitta Giuseppe – Francaviglia Rosa

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