Corte dei conti – det. N. 25/2008 – sezione controllo enti – Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori (Isfol) – relazione sul controllo di gestione ex legge 21 marzo 1958 n. 259.

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Con la determina n. 25/2008 la Corte dei Conti – Sezione Controllo Enti, ai sensi dell’art. 7 della L. 259/58, trasmette alle Presidenze delle due Camere del Parlamento la relazione contenente i risultati del controllo eseguito sulla gestione dell’Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori (ISFOL) per l’esercizio 2006, unitamente ai relativi conti consuntivi accompagnati dalle relazioni degli organi amministrativi e di revisione.
La Corte al riguardo rammenta che l’Istituto ha curato durante l’esercizio 2006 l’attuazione dei programmi istituzionali attinenti all’attività di analisi, studio e azione operativa nel settore della formazione professionale, anche con funzioni di collaborazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e come punto di riferimento nei rapporti con l’Unione Europea per l’attuazione di programmi cofinanziati dai fondi strutturali di intervento per le politiche dell’occupazione e della formazione professionale.
Il collaudato nuovo assetto ordinamentale ha consentito, secondo i giudici, di affrontare i problemi concernenti l’attivazione di un adeguato ciclo di programmazione dell’attività istituzionale anche in vista delle nuove prospettive, che si aprono per la configurazione del nuovo ordinamento costituzionale, che rafforza il ruolo delle Regioni nello stesso settore di impegno dell’Ente.
Sul piano della gestione delle risorse umane, il Collegio registra che l’Istituto continua ad avvalersi di una dotazione di personale prevalentemente composta da dipendenti assunti a tempo determinato, con affidamento altresì di rilevanti funzioni di collaborazione a incaricati esterni; l’utilizzazione di tali risorse, improntata ai principi dell’esternalizzazione dei servizi (outsourcing), costituisce un profilo di criticità in relazione alle esigenze di programmazione nel lungo periodo, nonché per ciò che attiene alla formazione di esperienze professionali interne, stabili ed adeguate al ruolo assunto dall’Istituto, tenuto a programmare le proprie attività in coerenza con i nuovi piani di intervento comunitario; al riguardo è carente, peraltro, una comparazione costi/benefici e costi personale interno/personale esterno, con riferimento ai parametri di produttività.
L’avvio delle procedure di stabilizzazione del personale, secondo le disposizioni della legge finanziaria 2007, peraltro, adottato con l’approvazione del bilancio preventivo 2008, ha dato luogo a contrasti interpretativi sull’applicazione di tali norme, sul cui esito definitivo si fa riserva di riferire nella prossima relazione.
Per il Collegio, rimane ancora da completare l’assetto organizzativo con l’adozione o l’aggiornamento di alcuni regolamenti complementari a quelli di contabilità ed amministrazione (per l’attività negoziale dell’ente e per la disciplina della gestione del personale, in coerenza con i principi della nuova organizzazione dell’ente e nel rispetto delle norme collettive contrattuali e comunitarie), mentre viene sottolineto come siano state adottate modifiche al regolamento di organizzazione e funzionamento per un migliore assetto istituzionale.
I risultati finali di bilancio evidenziano un disavanzo finanziario in incremento, un miglioramento del disavanzo economico, una flessione della consistenza del patrimonio netto e dell’avanzo di amministrazione.
Infine, sul piano contabile la Corte rileva la sussistenza di notevoli residui, concernenti gli accertamenti e gli impegni per le attività istituzionali, anche dopo le delibere di riaccertamento dei residui attivi e passivi pregressi; i giudici insistono che vanno appurate le reali cause del progressivo accumulo di tali poste contabili, connesse a stanziamenti pluriennali, per le quali è già in corso da parte della Corte medesima apposita istruttoria anche al fine di escludere eventuali ritardi nell’esecuzione dei programmi di attività nonché correlative inefficienze riconducibili al Servizio di controllo interno.
  • Qui determinazione e relazione.

Crucitta Giuseppe – Francaviglia Rosa

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