Contratti a tempo determinato: rispetto di intervalli temporali e ruolo della contrattazione collettiva

Redazione 09/11/12
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Biancamaria Consales

Con la circolare n. 27 del 7 novembre 2012, il Ministero del Lavoro fornisce chiarimenti sulle deroghe al rispetto degli intervalli temporali, stabiliti dalla riforma Fornero, tra due contratti a tempo determinato (dai 60 ai 20 e dai 90 ai 30 giorni). Tali chiarimenti si sono resi necessari alla luce delle modifiche apportate ai sensi del D.L. 83/2012 (Misure urgenti per la crescita del Paese), modificato, poi, in sede di conversione dalla L.134/2012.

La circolare chiarisce che si potranno ridurre gli intervalli per il rinnovo di due contratti a termine con lo stesso lavoratore (la riforma fissa tali intervalli in 60 o 90 giorni, a seconda dei mesi di durata del contratto) in tutti i casi previsti dai contratti collettivi di qualsiasi livello.

Un eventuale intervento del Ministero potrà avvenire solo per puntualizzare la casistica delle ragioni organizzative qualificate, quali, ad esempio, l’avvio di una nuova attività, il lancio di un nuovo prodotto o di un servizio innovativo e così via) che motivano accordi di livello interconfederale o di categoria – ovvero, in via delegata, a livello decentrato – di riduzione della durata degli intervalli. Dunque, non servirà un decreto che disciplini le riduzioni, ma esse potranno essere direttamente stabilite dai contratti collettivi, territoriali o aziendali, con motivazioni al di fuori dei processi organizzativi citati.

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