Consob: pubblicato il Piano strategico 2013-2015

Redazione 16/10/13
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Biancamaria Consales

Pubblicato dalla Consob il Piano strategico 2013-2015, con cui vengono evidenziati gli obiettivi per rispondere ai cambiamenti dello scenario economico e del quadro normativo che possono incidere sul conseguimento dei fini istituzionali riconducibili, da ultimo, alla protezione dei risparmiatori.

Il Piano Strategico 2013-2015 è il secondo documento formale di pianificazione redatto dalla Consob dopo quello riferito al periodo 2010-2012; esso si basa sullo stesso modello logico che prende avvio dalla valutazione di rischi legata alle previsioni sull’evoluzione dello scenario economico-finanziario e del contesto istituzionale di riferimento.

Il fine ultimo della pianificazione strategica è, infatti, quello di individuare le linee di azione prioritarie per consentire, in sede di pianificazione operativa, di allocare risorse umane e finanziarie secondo criteri di efficacia ed efficienza.

“Tali priorità – si legge nel Piano strategico in oggetto – devono essere individuate in funzione della loro idoneità a fronteggiare i rischi, classificabili in due macro-categorie: quelli riconducibili a cambiamenti del sistema economico e finanziario (market risk) e quelli riconducibili a cambiamenti del quadro normativo (regulatory risk). Il rischio può essere definito, in termini molto generali, come uno scenario indesiderato che presenta una realistica probabilità di accadimento e una sfavorevole conseguenza in termini di impatto negativo sulla missione perseguita dall’organizzazione. La valutazione del rischio è, dunque, legata a previsioni sull’evoluzione del contesto di riferimento e richiede un esame delle reazioni a tali cambiamenti da parte dei soggetti vigilati e dei risparmiatori e dell’impatto che tali reazioni hanno sulla possibilità per l’Istituto di realizzare i propri fini istituzionali.

Il Piano strategico 2013-2015 si basa anche sugli elementi informativi scaturiti dalla chiusura del precedente ciclo di pianificazione 2010-2012. Tali elementi hanno riguardato in primo luogo la verifica della permanenza delle aree di rischio precedentemente individuate o la loro differente connotazione. Infatti, dall’analisi congiunta delle azioni realizzate per mitigare i rischi individuati nel Piano strategico 2010-2012 e degli attuali fattori di contesto esterno, è stata esaminata l’evoluzione delle aree di rischio nei due trienni e si è rivisitata la matrice di priorità

dei rischi sulla base della quale sono stati individuati gli obiettivi strategici dell’Istituto. Gli obiettivi strategici sono definiti anche tenendo in considerazione i vincoli derivanti dagli obiettivi di riduzione della spesa e di contenimento degli oneri gravanti sui soggetti vigilati nel prossimo triennio. Ciò implica, da un lato, il congelamento del completamento della Pianta organica nel triennio 2013-2015 e la sostanziale conferma dell’attuale organico e, dall’altro, il contenimento della spesa nell’ambito della gestione del personale, dei sistemi informativi, della logistica e degli acquisti di beni e servizi.

Inoltre, con riferimento all’evoluzione del quadro normativo, in particolare con l’entrata in vigore di alcuni Regolamenti comunitari (CRAIII in materia di Agenzie di rating, EMIR, Short Selling e Market Abuse Regulation), è rilevante tenere nella dovuta considerazione alcune nuove aree di intervento di vigilanza per l’Istituto, seppure in un contesto di risorse limitato.

Il documento è strutturato in due capitoli. Nel primo, per ogni area di rischio, dopo aver evidenziato le connessioni con i rischi e gli obiettivi del Piano Strategico 2010-2012, vengono descritti gli obiettivi strategici per il triennio 2013-2015. Nel secondo capitolo, vengono rappresentate due ulteriori aree di intervento strategico legate alla necessità di potenziare il mercato dei capitali domestici e la tutela dei risparmiatori”.

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