Concorso presso il Ministero della Giustizia: bando per 1000 operatori giudiziari

Redazione 08/01/21
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Continua sul sito del Ministero della Giustizia la pubblicazione dei risultati delle prove orali relative al concorso per il reclutamento di 1.000 unità di Operatore giudiziario (Area II – F1) con contratto di lavoro a tempo determinato della durata di 24 mesi nei ruoli del personale del Ministero della Giustizia – Amministrazione Giudiziaria, ad eccezione della Regione Valle d’Aosta.

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Le domande dovevano essere presentate entro il 15 ottobre 2020

Requisiti

Per poter accedere al concorso è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • cittadinanza italiana o cittadinanza di altro Stato membro dell’Unione europea;
  • età non inferiore agli anni diciotto;
  • diploma di istruzione secondaria di primo grado;
  • uno dei seguenti titoli:a)  aver terminato il periodo di perfezionamento presso l’Ufficio per il processo ai sensi del comma 1-bis dell’art. 50 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114;b) aver ultimato il tirocinio formativo di cui all’art. 37, comma 11, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, e successive modificazioni;

    c) aver svolto positivamente il tirocinio di cui all’articolo 73 del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98;

    d) aver svolto, per almeno un anno, attività di tirocinio e collaborazione negli Uffici giudiziari (differente da quelle indicate nei punti precedenti);

    e) quali volontari in ferma breve e ferma prefissata delle Forze armate, essere stati congedati senza demerito o nel corso di ulteriore rafferma;

    f) aver completato senza demerito, quali ufficiali di completamento in ferma biennale e ufficiali in ferma prefissata, la ferma contratta.

  • idoneità fisica allo svolgimento delle funzioni cui si riferisce il concorso;
  • qualità morali e di condotta richieste dall’articolo 35, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
  • godimento dei diritti civili e politici;
  • mancata esclusione dall’elettorato politico attivo;
  • non risultare destituiti o dispensati dall’impiego presso unapubblicaamministrazioneperpersistenteinsufficiente rendimento, ovvero non essere stati dichiarati decaduti o licenziati da un impiego statale;
  • non aver riportato condanne penali, passate in giudicato, per reati che comportano l’interdizione dai pubblici uffici;
  • posizione regolare nei riguardi degli obblighi di leva secondo la vigente normativa italiana.

La domanda

La domanda di partecipazione al concorso deve essere inviata esclusivamente per via telematica, compilando il modulo on line presente sul sito del Ministero della Giustizia, entro il termine di 30 giorni decorrenti dalla data di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica – 4ª serie speciale, concorsi ed esami, ovvero entro 15 ottobre 2020.

Nella domanda i candidati dovranno indicare le proprie generalità, il possesso del titolo di studio e di uno degli altri titoli richiesti per l’accesso al concorso, nonché il possesso di ulteriori titoli da sottoporre a valutazione o di eventuali titoli preferenziali o di precedenza.

Le prove

La procedura di selezione si svolge per titoli e colloquio.

I punteggi per quanto riguarda la valutazione dei titoli (valutazione che precede il colloquio orale) sono i seguenti:

a) punti 21,00 ai candidati che hanno svolto, con esito positivo e presso Uffici giudiziari, l’ulteriore periodo di perfezionamento nell’ufficio per il processo ai sensi dell’art. 16-octies comma 1-bis e comma 1-quater del decreto-legge 18 ottobre 2012, n.   179, convertito, con modificazioni;

b) punti 17,00 a coloro che hanno ultimato, con esito positivo e presso Uffici giudiziari, il tirocinio formativo ai sensi dell’art. 37, comma 11, del decreto-legge 6 luglio 2011, n.  98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n.  111;

c) punti 13,00 ai partecipanti al concorso che hanno svolto, con esito positivo e presso Uffici giudiziari, il tirocinio ai sensi dell’art.  73 del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98;

d) punti 9,00 a coloro che hanno svolto, per almeno un anno e con esito positivo attestato dal Capo dell’Ufficio, ulteriore attività di tirocinio e collaborazione presso Uffici giudiziari, diversa da quelle indicate nelle lettere precedenti;

e) punti 5,00 per gli ufficiali di complemento in ferma biennale e ufficiali in ferma prefissata che hanno completato, senza demerito, la ferma contratta;

f) punti 2,00 per i volontari in ferma breve e ferma prefissata delle Forze armate, congedati senza demerito o nel corso di ulteriore rafferma;

g) punti 2,00 a coloro che sono in possesso di competenze informatiche certificate con «Patente europea per l’uso del computer» (ECDL/ICDL);

h) punti 1,00 a coloro che sono in possesso di certificazione di conoscenza della lingua inglese pari almeno al livello B2 del Quadro comune europeo.

Il punteggio massimo attribuibile ai titoli è pari a 24 punti, i punteggi di cui al comma 3, lettere a), b), c), d), e) ed f) non sono cumulabili tra loro. I suddetti punteggi sono cumulabili con quelli di cui alle successive lettere g) ed h).

Il punteggio massimo attribuibile al colloquio è pari a 20 punti; potranno sostenere il colloquio di idoneità un numero di candidati pari a tre volte il numero dei posti messi a concorso, tenendo in considerazione il posto occupato nella graduatoria preliminare.

L’elenco dei candidati che potranno sostenere il colloquio di idoneità verrà pubblicato sul sito del Ministero della giustizia almeno venti giorni prima dello svolgimento, con indicazione del luogo, della data e dell’orario in cui dovranno presentarsi per sostenerle.

Il colloquio di idoneità sarà volto ad accertare il possesso delle capacità tecnico-operative riferite alle  specifiche professionali che i soggetti dovranno svolgere e in  particolare:  reperimento, riordino  ed  elementare  classificazione  di   fascicoli, atti e documenti; attività d’ufficio di tipo semplice  che  richieda  anche l’uso di sistemi informatici; ricerca e ordinata presentazione, anche a  mezzo  dei  necessari  supporti  informatici,  dei  diversi   dati necessari per la formazione degli  atti  attribuiti  alla  competenza delle professionalità superiori;  attività di  digitalizzazione  e gestione telematica non complessa degli  atti  anche  avvalendosi  di sistemi informatici.

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