Concorso Dirigenti Scolastici 2017: arrivano altri 1.000 posti per i presidi

Redazione 31/03/17
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Entro fine aprile uscirà sulla Gazzetta Ufficiale il tanto atteso bando di concorso per i dirigenti scolastici. Si vocifera, anche se lo stesso regolamento concorsuale non è ancora uscito, che i posti a disposizioni saranno più dei mille previsti: addirittura, si vogliono mettere a bando ben 2mila posti, al fine di colmare tutti i vuoti funzionali della scuola italiana.
Sono previsti alcuni requisiti per la presentazione della domanda di concorso, nonché per l’ammissione e l’eventuale superamento. In particolare, i docenti candidati dovranno essere:

In possesso di un diploma di laurea magistrale, specialistica o conseguita secondo il vecchio ordinamento;
In possesso di diploma accademico di II livello o diploma accademico di vecchio ordinamento;
Provvisto di un’esperienza di cinque anni come insegnante, anche se da precario.

Le prove d’esame
La prova preselettiva si svolgerà solo se il numero dei partecipanti sarà tre volte superiore ai posti banditi a livello nazionale. Da questa eventuale prova di selezione, consistente in 50 quesiti a risposta multipla, verranno ammessi alla prova scritta un numero di candidati pari a tre volte i posti disponibili.
L’esame scritto consisterà invece in 50 domande a risposta aperta, di cui una in lingua straniera, sulle seguenti materie: la normativa scolastica, l’organizzazione del lavoro e del personale, la valutazione e l’autovalutazione, diritto civile e amministrativo, contabilità di Stato, i sistemi educativi dell’Unione europea ma anche la modalità di conduzione di organizzazioni complesse.
Chi supera l’esame scritto sarà ammesso all’orale: le materie esaminate saranno quelle oggetto del compito scritto, oltre all’informatica e alla lingua straniera.

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Concorso Dirigenti Scolastici: cosa avviene dopo il superamento
In caso di vittoria, si aprirà un periodo di formazione, della durata di 4 mesi, finalizzato al superamento di un test finale di idoneità, per essere ulteriormente ammessi ad un tirocinio formativo di altrettanti 4 mesi.  Il ruolo in cui i vincitori del corso concorso saranno assunti sarà determinato sulla base dell’ordine di graduatoria e delle preferenze espresse dai candidati. La graduatoria viene stilata sulla base di una tabella di valutazione, che assegna fino a 30 punti ai titoli culturali, di servizio e professionali.
Purtroppo, le tempistiche sembrano davvero lunghe, oltre le aspettative. Infatti, nonostante si fosse progettata l’assunzione dei vincitori del bando di concorso per settembre 2017, si dubita fortemente della possibilità di adempiere a tale scadenza. Sicuramente, l’immissione nei ruoli non avverrà prima dell’anno venturo, sempre che effettivamente il concorso sia bandito entro l’estate, e le prove sino svolte in autunno.
A detta dei principali sindacati, i problemi sarebbero iniziati a sorgere fin dall’introduzione del sistema delle co-reggenze.  Senza alcuna ricompensa di carattere economico, a quanto denuncia Confedir-Udir: «Anzi, quest’anno verranno a mancare le somme stanziate una tantum dalla Buona Scuola e di conseguenza il Fondo unico nazionale destinato alla categoria diminuirà di circa 20 milioni; in particolare, verranno a mancare 27.460.467,43 euro, specificamente dedicati nel 2015/2016 alla retribuzione di risultato»: un 12,46% di soldi in meno che limeranno all’in giù, denuncia il sindacato, gli stipendi dei dirigenti.

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