CNF, entro il 28 febbraio 2015 dovrà adottare le misure richieste dall’Antitrust

Redazione 20/11/14
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Lilla Laperuta

Con il provvedimento emanato il 14 novembre  l’Antitrust ha multato il Consiglio nazionale forense (CNF) in quanto ha violato l’art. 101 del TFUE. Nella specie l’organo disciplinare forense ha posto in essere un’intesa, unica e continuata, restrittiva della concorrenza, consistente nell’adozione di due decisioni volte a limitare l’autonomia dei professionisti rispetto alla determinazione del proprio comportamento economico sul mercato, stigmatizzando quale illecito disciplinare la richiesta di compensi inferiori ai minimi tariffari e limitando l’utilizzo di un canale promozionale e informativo attraverso il quale si veicola anche la convenienza economica della prestazione professionale.

Il Consiglio forense aveva, infatti,  pubblicato una circolare con cui reintroduceva di fatto l’obbligatorietà delle tariffe minime, non più vincolanti dopo la “riforma Bersani” del 2006 ed effettivamente abrogate nel 2012; e, inoltre, aveva adottato un parere contro i siti Internet che propongono ai consumatori associati sconti sulle prestazioni professionali, in base alla tesi che ciò confliggerebbe con il divieto di accaparramento della clientela sancito dal Codice deontologico della categoria.

Nel provvedimento  l’Antitrust richiede:

a) che il CNF assuma misure atte a porre termine all’infrazione dandone adeguata comunicazione agli iscritti;

b) che il CNF si astenga in futuro dal porre in essere comportamenti analoghi a quello oggetto dell’infrazione accertata;

c) che, in ragione di quanto indicato in motivazione, venga applicata al CNF la sanzione amministrativa pecuniaria di 912.536,40 € .

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