Città metropolitane, grande opportunità per il Paese

Redazione 12/02/14
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tratto da www.lagazzettadeglientilocali.it

“Nelle quindici città metropolitane si concentra il 34,7% del Pil italiano, vivono oltre 20 milioni di cittadini e si produce il 75% dell’innovazione e della creatività italiana. È ovvio che la riforma Delrio rappresenti una delle grandi opportunità di sviluppo per il Paese”. Lo ha detto il sindaco di Venezia e delegato Anci alle città metropolitane, Giorgio Orsoni, presentando il documento-appello Anci con il quale l’associazione chiede una “rapida e urgente” approvazione del d.d.l. Delrio in lettura al Senato.

Il documento è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa in Anci alla quale, oltre ai sindaci, hanno partecipato rappresentanti delle imprese, dei sindacati e delle associazioni di categoria del mondo produttivo.
“Si tratta di una sfida che non riguarda solo noi – ha detto il sindaco Orsoni – ma interessa tutta la nazione. Per questo rivolgiamo tutti insieme a governo e Parlamento un appello per approvare il disegno di legge entro dicembre”.
Nel corso della presentazione alla stampa, Orsoni ha poi elencato alcuni numeri a sostegno della necessità di dare operatività alla riforma “istituita dal 2001 – ha rimarcato – ma sostanzialmente ferma da venti anni”.

Dall’occupazione, “concentrata per circa il 39% nelle grandi città”, alle attività di terziario “presenti nelle città metropolitane per oltre il 50% degli addetti”. Orsoni ha poi ricordato come “oltre 12 milioni di immobili a destinazione residenziale è ubicato nei grandi centri, il che equivale al 36% del totale presente in Italia”. Insomma, l’approvazione della riforma non è più rinviabile perché è su questa che “si gioca la pianificazione strategica metropolitana che, se ben attuata, potrà favorire l’integrazione di politiche e servizi nell’ottica di una programmazione a lungo termine”.

Alla conferenza stampa ha preso parte anche il diretto interessato alla riforma, il Ministro per gli affari regionali Graziano Delrio. “Penso – ha detto – che con l’istituzione delle città metropolitane si possano dematerializzare tutti gli atti burocratici nel giro di 12 mesi. Questo – ha spiegato il Ministro – significherebbe semplificare la vita alle famiglie e alle imprese. È una grande sfida culturale, più che politica. È una riforma di cui si parla da troppo tempo – ha concluso Delrio – ed è certamente migliorabile. Occorre però partire per non restare legati solo agli annunci e per andare verso una riforma che sia cooperativa anziché competitiva”.

Sempre del non rinviabile processo di riforma ha parlato, infine, il presidente dell’Ance Paolo Buzzetti, secondo il quale “è arrivato il momento di dare alle grandi città delle solide basi organizzative e amministrative. Negli ultimi anni – ha ricordato Buzzetti – le nostre metropoli sono letteralmente esplose da un punto di vista demografico e di territorio. Una vera riforma che semplifichi ed efficienti le loro funzioni è nelle cose. Tuttavia vanno bene dieci enti, mentre diciamo un secco no ad un proliferare di queste fino a 20″.

Infine il vicepresidente di Confindustria Gaetano Maccaferri secondo il quale “una semplificaizone amministrativa e burocratica è un fattore ineludibile per le imprese. Il tema però – ha sottolineato – non è solo delle imprese, ma dell’intero Paese”. Bene la riforma, dunque, per Confindustria anche se “rispetto all’impostazione originaria, il passaggio parlamentare ha peggiorato il testo. Speriamo si torni all’impostazioazione originaria, senza il proliferare di nuove città metropolitane e con il no definitivo alle Province”.

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