Cellulare alla guida, sospensione immediata della patente

Redazione 21/07/17
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Importanti novità in arrivo per tutti gli automobilisti che parlano al cellulare mentre guidano: il nuovo disegno di legge recante modifiche al Codice della strada stabilisce che chi usa il telefonino alla guida verrà punito con il ritiro immediato della patente e con multe raddoppiate rispetto a oggi. È la risposta del Governo ai dati sempre più preoccupanti della Polizia sugli incidenti stradali, che vedono il cellulare al primo posto tra i fattori di distrazione che provocano incidenti anche mortali.

 

Approvato l’emendamento contro l’uso del cellulare

È stato quindi presentato e approvato ieri l’emendamento al disegno di legge che modifica alcuni articoli del Codice della strada e pone maggiore attenzione sulla concentrazione alla guida e sull’uso responsabile dei dispositivi elettronici.

Le nuove sanzioni diventano quindi molto più severe, e simili a quelle che erano già in vigore prima dell’addolcimento delle regole tuttora vigenti: alla prima infrazione, in particolare, si procede subito con la sospensione della patente fino a tre mesi. In caso di recidiva, la sospensione sale fino a sei mesi. Inoltre, le sanzioni pecuniarie vengono raddoppiate, così che potranno raggiungere i 1294 euro alla prima infrazione e i 2588 euro alla seconda. E l’automobilista perde anche 5 punti della patente la prima volta che viene fermato e 10 la successiva.

 

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Posizioni più rigide per garantire la sicurezza

L’emendamento è stato presentato dal Presidente della Commissione Trasporti della Camera, Michele Meta, allo scopo di far diminuire il numero degli incidenti su strada. Il Governo riconosce finalmente, quindi, il dovere di assumere una posizione più rigida per limitare l’uso di cellulari e smartphone alla guida, fenomeno ormai dilagante in ogni Regione d’Italia.

Come spiega lo stesso Meta, il nuovo testo in esame “segnerà un cambio di rotta decisivo rispetto alle blande e inefficaci disposizioni attualmente in vigore”. L’innovazione tecnologica, oggetto principale dell’emendamento al ddl, deve diventare uno strumento “per migliorare la sicurezza in automobile”, e non per distrarre gli automobilisti alla guida.

Tre incidenti su quattro dovuti a distrazione

D’altronde i dati di Polizia e Carabinieri relativi agli ultimi anni, come accennato, sono davvero preoccupanti. Nonostante la difficoltà di far valere la multa per uso del cellulare alla guida, le forze dell’ordine fanno sapere che nel primo semestre del 2017 le contravvenzioni di questo tipo sono aumentate del 18,1%, quasi di un quinto rispetto all’anno scorso. Ed è stata proprio la Polizia Stradale a chiedere al Governo di inasprire le sanzioni per le disattenzioni alla guida.

Secondo l’Istat, la distrazione al volante è la causa diretta del 20% degli incidenti su strade extraurbane e del 15% in città. E la principale causa di distrazione negli ultimi anni è, per l’appunto, l’uso di cellulari e smartphone. Qualcosa, evidentemente, andava fatto.

La norma salva ciclisti e le altre novità

Ma non solo. L’emendamento presentato dal Presidente della Commissione Trasporti e approvato ieri prevede anche altre importanti misure per la sicurezza stradale. Si segnala, innanzitutto, l’obbligo per tutti gli automobilisti che viaggiano con figli piccoli di dotarsi di seggiolini con dispositivi anti abbandono di bambini in auto: uno dei casi, come sottolineato da Meta, nei quali la tecnologia serve a risolvere i problemi della circolazione su strada. Inoltre, il nuovo ddl contiene l’obbligo per chi è alla guida di mantenere una distanza di sicurezza di almeno un metro e mezzo dai ciclisti, in fase di sorpasso. Una norma “salva ciclisti” che servirà, come quelle anti distrazione, a evitare pericolosi incidenti.

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