Bonus prima casa: quando decade?

Redazione 04/10/16
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Contribuenti attenti: se con il seminterrato i metri quadrati di superficie utile di un’abitazione diventano più di 240 si perde l’agevolazione prima casa. Tanto basta, infatti, per far considerare l’immobile una casa di lusso e far decadere ogni beneficio fiscale. Lo stabilisce una volta per tutte la Corte di Cassazione con la recente sentenza n. 18481 del 21 settembre 2016.

 

Quali sono le case di lusso?

 Una casa più grande di 240 metri quadri viene categorizzata come abitazione di lusso, e le abitazioni di lusso non permettono di usufruire del bonus prima casa. La sentenza n. 18481/2016 della Cassazione è importante perché ha stabilito che deve essere contata nel computo dei metri quadri non solo la superficie abitabile in senso stretto, ma anche l’intera superficie utile complessiva. Quindi anche il seminterrato.

Nel caso di specie, il contribuente è stato costretto a rinunciare al bonus a causa di “locali seminterrati” collegati al piano superiore e “arredati” e “dotati di impianti idrici, elettrici, sanitari e di riscaldamento”. Ambienti, dunque, che secondo l’Agenzia delle Entrate erano “inequivocabilmente adibiti ad utilizzo di tipo residenziale“.

 

A quanto ammontano le agevolazioni?

Le agevolazioni sulla prima casa, ricordiamo, sono state introdotte nella loro forma attuale nel 2011 e consistono nella riduzione dell’IVA dal 20% al 4% se si acquista l’immobile da un’impresa e dell’imposta di registro dal 9% al 2% se lo si acquista da un proprietario privato.

 

Quali locali contano e quali no?

Il Decreto del Ministero dei lavori pubblici del 2 agosto 1969, ancora valido oggi, stabilisce che un’abitazione è considerata di lusso se ha superficie utile complessiva superiore a 240 metri quadri “esclusi i balconi, le terrazze, le cantine, le soffitte, le scale e posto macchine“. Il seminterrato in quanto tale, pertanto, deve essere considerato computabile per la superficie complessiva “non risultando che sia un vano non computabile”. Tanto più quando, come nel caso di specie, il locale era arredato e dotato di impianti idrici, elettrici e di riscaldamento.

 

Le altre caratteristiche delle case di lusso

Il DM del 2 agosto 1969 specifica le altre caratteristiche che una casa deve avere per essere considerata di lusso. Tra le tipologie principali di abitazione di lusso ricordiamo:

  • le abitazioni realizzate su aree destinate a “ville” o “parco privato” o su aree per le quali si prevede una destinazione con tipologia di case unifamiliari con lotti non inferiori a 3000 metri quadri;
  • le abitazioni facenti parte di fabbricati con cubatura superiore a 2000 mc. e realizzati su lotti nei quali la cubatura edificata sia inferiore a 25 mc. per ogni 100 metri quadri;
  • le abitazioni unifamiliari dotate di piscina di almeno 80 metri quadri o campi da tennis di almeno 650 metri quadri;
  • le case costituenti l’unico alloggio padronale con superficie utile maggiore di 200 metri quadri e aventi come pertinenza un’area scoperta della superficie di oltre sei volte l’area coperta;
  • le abitazioni facenti parte di fabbricati insistenti su aree destinate all’edilizia residenziale, quando il costo del terreno coperto supera di una volta e mezzo il costo della costruzione.

Redazione

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