Avvocati: Albo unico digitale in arrivo

Redazione 02/09/16
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Presto, gli albi degli avvocati saranno connessi in un network che garantirà informazioni omogenee su tutto il territorio italiano. Lo scorso 28 luglio, infatti,m il Garante della Privacy ha dato il via libera al nuovo “maxi albo telematico”, ossia un network di albi forensi interconnessi e tutti in dialogo tra loro attraverso internet.

Infatti, ha ricevuto parere favorevole da parte dell’Authority lo schema di decreto del ministro della giustizia sulla “tenuta con modalità informatizzate degli albi, registri ed elenchi degli avvocati”, secondo quanto previsto nella nuova legge professionale forense. Il tutto avverrà ovviamente nel rispetto delle competenze di Consiglio nazionale e dei consigli circondariali così come delle norme sulla protezione dei dati degli avvocati iscritti.

Quali sono i rischi legati all’albo unico digitale?

Come paventato dal Garante, è tutt’altro che remoto il rischio di una violazione della privacy degli avvocati. il pericolo è già quello di un’eventuale raccolta dei dati a fini pubblicitari poiché sarà molto più facile trovare un elenco unico online e  prelevare indirizzi email e numeri di telefono di quanto accade oggi.

Al momento, infatti, i software che prelevano i dati dei professionisti dagli albi professionali fanno i conti con vari sistemi di upload, effettuati dai vari siti degli Ordini. A ciò si aggiunge anche  la necessità di interfacciarsi ogni volta con un sito diverso. Un elenco unico o interconnesso potrebbe invece fare la gioia dei pubblicitari, agevolando questo sistema.

Quale sarà il ruolo del CNF?

Il CNF avrà il compito, secondo la bozza del decreto ministeriale che regola il nuovo albo professionale in network, di predisporre entro un anno alla creazione e messa in funzione di un sistema informatico a disposizione degli ordini territoriali al fine di uniformare la tenuta degli albi e di favorire l’interoperabilità tra gli stessi ordini territoriali e il consiglio nazionale.

Gestore del sistema informatico centrale (Sic) sarà lo stesso Consiglio Nazionale Forense, che rivestirà anche il ruolo di titolare del trattamento dei dati. I singoli consigli dell’ordine circondariali continueranno però a svolgere il medesimo ruolo di titolari del trattamento per la tenuta degli albi attribuita a ciascuno di essi.

Redazione

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