Questo, con ogni probabilità, quanto deciso dal Governo per limminente firma dei decreti attuativi dellApe sociale, dellApe volontaria e della nuova pensione anticipata per i precoci. Vediamo allora nel dettaglio chi potrà usufruire delle nuove misure e con quali requisiti.
Chi ha diritto allApe sociale gratuita 2017?
LApe sociale è una particolare forma di anticipo pensionistico, prevista dalla Legge di Bilancio 2017, che da questanno permetterà ad alcune categorie di lavoratori più svantaggiati di andare in pensione a 63 anni, e dunque fino a 3 anni e 7 mesi prima della normale pensione di vecchiaia.
A differenza dellApe volontaria, che prevede un anticipo dellimporto pensionistico per il periodo richiesto da parte di banche e istituti di credito, lApe sociale è a carico dello Stato e non obbliga alla restituzione di alcuna rata. Hanno diritto allApe sociale:
i disoccupati che non percepiscono le prestazione per la disoccupazione da almeno 3 mesi;
gli invalidi civili con invalidità uguale o superiore al 74%;
i lavoratori dipendenti che svolgono mansioni gravose da almeno 6 anni;
i lavoratori che assistono da almeno 6 mesi un parente convivente con handicap grave.
Il requisito contributivo è pari a 30 anni per tutte le categorie tranne che per gli impegnati in mansione gravose, per il quali sale a 36 anni.
Quali disoccupati restano fuori dal beneficio?
Non tutti i disoccupati con 30 anni di contributi, tuttavia, potranno beneficiare dellApe sociale. A ben vedere, anzi, la norma sarà molto probabilmente piuttosto restrittiva: saranno inclusi solo i lavoratori in stato di disoccupazione a causa di licenziamento o di dimissioni per giusta causa.
Nonostante le proteste dei sindacati, dunque, non potranno usufruire dellApe sociale gli autonomi e tutti coloro che perderanno il lavoro a causa della naturale scadenza di un contratto a tempo determinato o a seguito di risoluzione consensuale. Una platea di lavoratori molto ampia che per anticipare la pensione potrà ricorrere solo allApe volontaria o, se possiede i requisiti, alla Quota 41.
Come funziona la Quota 41 per i lavoratori precoci?
Le stesse categorie di lavoratori “svantaggiati” che hanno diritto allApe sociale possono, se preferiscono, accedere alla cosiddetta Quota 41. Questo, però, solo se sono anche lavoratori precoci, ossia se hanno maturato 12 mesi di contributi prima del compimento del 19° anno di età.
La nuova Quota 41 permette, in sostanza, di andare in pensione con 41 anni di contributi gratuitamente e a prescindere dalletà anagrafica. Per il 2017, dunque, le soglie sono state abbassate di 10 mesi per le donne e di un anno e 10 mesi per gli uomini: fino a oggi, infatti, le prime potevano abbandonare il lavoro con 41 anni e 10 mesi di contribuzione, e i secondi con 42 anni e 10 mesi.
Pensione anticipata solo 3 mesi dopo il sussidio
Ma non è finita. Come accennato in apertura, i disoccupati che hanno diritto allApe sociale o alla Quota 41 potranno in ogni caso andare in pensione solo una volta trascorsi 3 mesi dalla conclusione del sussidio per la disoccupazione. Unulteriore finestra temporale, dunque, che nella pratica rende lanticipo pensionistico meno immediato di quanto si poteva inizialmente pensare.
Per ora, in ogni caso, gli occhi sono puntati sullaccordo tra Governo e sindacati e sulla firma dei decreti attuativi che dovrebbe ormai arrivare nel giro di pochi giorni. Se tutto andrà secondo i piani, Ape sociale, Ape volontaria e Quota 41 saranno disponibili dal prossimo 1° maggio. In caso contrario, si dovrà aspettare ancora.
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