LApe sociale introdotta dalla Legge di Stabilità 2017 e in vigore a partire dal prossimo 1° maggio prevede la pensione anticipata a 63 anni senza penalizzazioni per i lavoratori che assistono da almeno 6 mesi il parente convivente con handicap grave. Tale misura potrebbe costituire unottima soluzione per migliaia di lavoratori in una simile condizione esclusi dalla riforma Fornero e dalle successive salvaguardie esodati.
In che modo? Vediamo di quali benefici potrebbero usufruire con lApe i parenti di persone con disabilità grave.
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Come funziona lApe sociale 2017?
LApe sociale è la tipologia di anticipo pensionistico che consente a determinate categorie di lavoratori in situazione di difficoltà di andare in pensione a 63 anni (quindi fino a 3 anni e 7 mesi prima del previsto) senza dover ricorrere a prestiti bancari e dunque senza dover restituire alcuna rata. Lintero processo è, in altre parole, a carico dello Stato.
Solo determinate categorie di lavoratori, tuttavia, hanno diritto allApe sociale a costo zero. Possono infatti usufruire del beneficio i disoccupati che non percepiscono le prestazione per la disoccupazione da almeno 3 mesi, gli invalidi civili con invalidità uguale o superiore al 74%, i lavoratori dipendenti che svolgono mansioni gravose da almeno 6 anni e, per lappunto, i lavoratori che assistono da almeno 6 mesi un parente convivente con handicap grave.
La condizione di handicap grave è regolamentata dallArt. 3, comma 3, della Legge 104/1992.
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Ape sociale: contano i contributi figurativi?
La Legge di Stabilità 2017 stabilisce che per accedere allApe sociale i lavoratori che convivono con un parente di primo grado in condizione di handicap grave devono aver maturato 30 anni di contribuzione.
Per averne la certezza bisognerà aspettare la pubblicazione dei decreti attuativi dellApe, ma sembra che nei 30 anni di contribuzione necessari potranno essere calcolati anche i contributi figurativi.
Si ricorda, in ogni caso, che lApe sociale non può superare i 1.500 euro mensili.
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Il congedo Legge 104 di due anni
Diverso il funzionamento del congedo straordinario di 2 anni per assistenza ai familiari handicappati.
Il congedo, previsto dalla Legge n. 53/2000 e dal D.Lgs n. 151/2001, dà diritto a una sospensione dellattività lavorativa, che può anche essere frazionata, fino a un massimo di 2 anni. Il lavoratore che assiste il familiare convivente e portatore di handicap ha diritto a unindennità corrispondente allultima retribuzione e lintero periodo è coperto da contribuzione figurativa.
Il periodo dunque, salvo sorprese, dovrebbe rientrare nei 30 anni di contribuzione previsti per laccesso allApe sociale a 63 anni.
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LApe sociale per gli esodati Fornero
LApe sociale potrebbe dunque costituire unancora di salvezza per i lavoratori che hanno usufruito del congedo straordinario per assistere i parenti disabili e che sono stati in seguito penalizzati dalla riforma Fornero.
La riforma del 2012, infatti, alzando i paletti per la pensione anticipata, aveva provocato casi di esodati tra i parenti di persone con handicap grave che avevano usufruito del congedo contando poi di “agganciarsi” alla pensione. Le successive salvaguardie hanno poi tutelato i genitori di figli con disabilità grave, ma non tutti gli altri parenti di primo grado. LApe sociale potrebbe adesso cambiare le cose.
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