Ape Pensione anticipata: proroga termine, modifiche Ape Social

Redazione 07/02/17
Scarica PDF Stampa
Ultime notizie Pensioni e Anticipo Pensione Ape: l’entrata in vigore dell’anticipo pensionistico rischierebbe di slittare di qualche mese. Nonostante l’operatività sia prevista per il 1° maggio 2017, in questi giorni si sta parlando di correttivi da apportare ad alcuni aspetti del pacchetto pensioni.
Approfondisci Speciale Riforma Pensioni
Cosa potrebbe cambiare prima dell’entrata in vigore della riforma?
Pensione anticipata: ritardo di 6 mesi
Sei mesi di ritardo. È questo lo slittamento temporale che rischia l’Ape, a causa della misura correttiva della Legge di Bilancio. Dopo la richiesta dell’Unione Europea, infatti, per evitare l’esborso della somma di cui la Legge di Stabilità 2017 è risultata deficitaria, si dovrebbe posticipare l’entrata in vigore della Pensione Anticipata. Si tratterebbe di circa 3,4 milioni di euro.
SPECIALE PENSIONI: scopri qui l’eBook di 82 pagine in formato PDF con 1 anno di aggiornamenti inclusi inviati direttamente tramite email!
Secondo Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro alla Camera, l’Ape non subirà alcuna modificazione. Damiano ha dichiarato senza mezzi termini: “Va evitata l’ipotesi di un intervento sull’Anticipo pensionistico. Deve entrare in vigore dal primo maggio di quest’anno e su questo non si discute“.

Potrebbe interessarti anche: Pensione Anticipata,estesa Quota 96; nuovo cumulo contributi, lavoratrici quindicenni

Riforma pensioni 2017: quali sono le modifiche?
A rischio anche la possibilità di accesso alla pensione anticipata da parte dei lavoratori che hanno svolto mansioni usuranti o gravose. Si parla, infatti, del probabile apporto di correttivi alla disciplina di riferimento.
APE volontaria: in cosa consiste?
L’anticipo pensionistico Ape permette a dipendenti e autonomi di lasciare il lavoro a 63 anni facendosi anticipare dalle banche l’importo pensionistico per il periodo che manca al raggiungimento della normale pensione di vecchiaia.

Nel caso di Ape “volontario“, la somma anticipata dovrà essere restituita a rate al raggiungimento dell’età pensionabile;
nel caso di Ape “sociale“, invece, l’anticipo sarà a costo zero e a carico dello Stato.

Possono accedere all’Ape sociale a costo zero, oltre ai disoccupati, agli invalidi e a chi assiste un parente con handicap grave, i lavoratori impegnati in mansioni gravose. Ci sono però delle specifiche condizioni.

Potrebbe interessarti anche: Pensioni 2017, ecco tutte le nuove possibilità di pensionamento

APE Social requisiti
Per avere diritto all’Ape sociale, i lavoratori che svolgono mansioni gravose dovranno avere 63 anni di età e possedere 36 anni di contributi. Inoltre, al momento della richiesta tali lavoratori dovranno essere stati impiegati in una mansione gravosa da almeno 6 anni in via continuativa.
Potrebbero non essere più questi i requisiti richiesti. In particolare, si vuole modificare:
– l’abbassamento di soglia di età contributiva necessaria per l’accesso all’Ape Sociale: da 36 a 35 anni;
– il requisito necessario dei 6 anni continuativi di lavoro gravoso prima della richiesta di pensionamento;
– i criteri di calcolo della contribuzione figurativa che concorre al raggiungimento dei 36 anni necessari per richiedere l’Ape. A rischio, in particolare, gli anni relativi alla disoccupazione indennizzata e alla malattia.

Per approfondire: Pensione Anticipata, quali sono i lavori usuranti? E i requisiti d’accesso?

Approfondisci Speciale Pensione Anticipata
Ape Lavori Gravosi: quali sono?
Ricordiamo che sono lavori gravosi quelli elencati all’interno della Legge di Stabilità 2017. In particolare, svolgono mansioni gravose:

gli operai dell’industria estrattiva e dell’edilizia;
i conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
i conduttori di mezzi pesanti e di convogli ferroviari;
i conciatori di pelle e di pellicce;
gli infermieri e le ostetriche con lavoro organizzato in turni;
gli addetti all’assistenza di persone non autosufficienti;
gli insegnanti della scuola di infanzia e degli asili nido;
i facchini e il personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;
gli operatori ecologici.

Redazione

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento