Amministratori di sistema: in arrivo i chiarimenti del Garante!

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Si potrebbe dire “meglio tardi che mai!”. In vista della prossima scadenza del 30 giugno 2009, che obbligherà molti titolari del trattamento ad adeguarsi alle nuove prescrizioni del Garante Privacy, è stata avviata, infatti, una consultazione pubblica (http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1611986) per chiarire definitivamente i punti controversi del recente provvedimento del 27 novembre 2008 relativo a “Misure e accorgimenti prescritti ai titolari dei trattamenti effettuati con strumenti elettronici relativamente alle attribuzioni delle funzioni di amministratore di sistema”, pubblicato sulla G.U. n. 300 del 24 dicembre 2008.
Molte associazioni di categoria (Asstel, ABI, Confindustria), infatti, hanno esposto i propri dubbi e hanno rivolto alcuni quesiti all’Autorità Garante segnalando i risvolti problematici che questo provvedimento inevitabilmente andrà a creare all’interno di imprese e pubbliche amministrazioni.
A titolo esemplificativo, si segnala ad esempio il problema della designazione personale degli Amministratori di Sistema stranieri (per i titolari che hanno esternalizzato tale funzione al di fuori dei confini nazionali) e della specificazione dei loro compiti e delle loro attribuzioni mediante lettera di incarico o di responsabile scritta; oppure la questione relativa alla scelta di registrare i soli log degli accessi degli amministratori di sistema o anche gli eventi specifici (che possono essere tra i più vari). Grosso problema, per chi non ha un organizzazione in grado di supportare a livello tecnologico le prescrizioni del Garante, è anche quello di garantire la completezza e l’integrità di tali log, una volta che sono stati registrati dal titolare.
Tutti coloro che vogliano inoltrare suggerimenti, osservazioni o commenti avranno tempo fino al 31 maggio p.v., inoltrando il tutto all’indirizzo dell’Autorità Garante (Piazza di Monte Citorio n. 121, 00186 Roma) o all’indirizzo di posta elettronica (ads@garanteprivacy.it).  
Non ci resta, quindi, che attendere il pronunciamento dell’Autorità Garante Privacy e sperare che possa finalmente fornire i chiarimenti richiesti.
 
      
A cura di Avv. Graziano Garrisi

Garrisi Graziano

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