Addio agli avvocati di paese. Oggi l’avvocato è d’affari

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Sempre più problemi per l’avvocato tuttologo. Oggi occorre specializzarsi e diventare internazionali

 

Chi non ricorda l’avvocato di paese, quella persona stimata e di successo, capace di meritarsi rispetto ed ammirazione nonché grandi guadagni?

Chi di voi leggendo queste righe, non sta pensando a qualche esperto avvocato del suo paese?

Sentite sempre più, e probabilmente bisognerà ascoltarlo ancora, che i tempi sono cambiati. Che purtroppo l’avvocato ha perso rispetto ed i suoi guadagni sono scesi drasticamente.  Beh, tutto questo è vero.

Ma queste affermazioni/constatazioni devono provare ad essere lette ed analizzate di pari passo con il contesto socio-economico.   La prima considerazione che va obbligatoriamente espressa è il drastico aumento del numero di laureati rispetto al ventennio precedente.  La cultura, fortunatamente, è dai più fruibile ed oggi il numero di ragazzi che decide di intraprendere il percorso di laurea è clamorosamente superiore rispetto al numero degli stessi di inizio anni 90.

La matematica è matematica ed i numeri, per quanto crudeli e crudi possano essere, non sbagliano mai. Più avvocati significa più concorrenza e quindi meno lavoro per tutti. Concetti elementari ma sempre attuali. 

Seconda considerazione : la crisi. Beh, non si può far finta che non ci sia. E’ ovvio, che una depressione economica, comporta una depressione delle attività professionali. E tra queste non indenne ne è uscita l’avvocatura.  Quante volte avete sentito dirvi: “Il difficile è trovare i clienti, ma ancora piu’ difficile trovare clienti che pagano”.  Scarsa liquidità e pagamenti super post-datati tolgono sicurezza al professionista. Lo stesso professionista che per essere lì dov’era  ha dovuto fare non pochi sacrifici.

Veniamo ora all’aspetto che più mi preme analizzare. Qualche decennio fa, quelli che oggi sono esperti ed affermati avvocati  spaziavano tra i campi più disparati del diritto: dal civile, al diritto di famiglia,dalla previdenza al penale, dal societario all’ereditario. Una figura che abbracciava il diritto in toto, un punto di riferimento in grado di risolvere tutti i problemi del proprio cliente.

Oggi il provare a saper tutto è una strategia vincente?  Prima di rispondere a questa domanda, rivolgo a voi lettori un’altra domanda: Si può davvero conoscere tutto il diritto? Beh, io credo proprio di no. O meglio, ne sono ampiamente convinto e sicuro.

Occorre, dunque, oggi  scegliersi  una specializzazione e diventare leader di questa.  Provare ad essere un punto di riferimento per quella determinata e specifica materia.

La domanda ora vi sorgerà spontanea: quali sono oggi i settori più redditizi e richiesti? Siamo nell’epoca della globalizzazione. Oramai le barriere sono abbattute e l’avvocato non può chiudere gli occhi e non rendersi conto di come il mondo cambi velocemente.

Ecco, dunque, la figura dell’avvocato d’affari. Uno studio legale azienda. Con il suo lato commerciale, con il suo recruiting e le mille specializzazioni al suo interno. Professionisti iper –specializzati in grado di creare una rete pressoché completa. Un cliente se entra in uno studio azienda legale non può non trovare la sua risposta.  Ad ogni domanda ci sarà un diverso avvocato, e il cliente non potrà che ritenersi soddisfatto.

Ma chi sono i destinatari di questi servizi? Potenzialmente tutti.  L’avvocato d’affari esce dal suo paese e deve essere pronto a svolgere il suo lavoro in qualsiasi parte del mondo.

Ecco, dunque, l’importanza di diventare sempre più internazionali. Di studiare all’estero, di specializzarsi all’estero e di conoscere l’inglese in modo più che avanzato.  Attenzione, però, tra qualche anno la situazione potrà ancora cambiare. Il mondo corre e cambia, gli avvocati sono avvisati…

Avv. Iovino Luigi

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