Accesso alla giustizia: diffusa la bozza di regolamento per l’istituzione dello Sportello per il cittadino

Redazione 21/02/13
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Anna Costagliola

Il Consiglio Nazionale Forense (CNF) ha inviato agli Ordini lo schema di regolamento per l’istituzione dello Sportello del cittadino, previsto dall’art. 30 della legge di riforma dell’ ordinamento professionale (L. 247/2012). Detta norma introduce una modernizzazione di impatto sicuramente rilevante, mediante la previsione della istituzione di un ufficio tenuto gratuitamente a fornire informazioni e orientamento ai cittadini relativamente alle prestazioni professionali degli avvocati e all’accesso alla giustizia. Si tratta di una innovazione che contribuisce a configurare nell’ordine forense una istituzione al servizio della cittadinanza, oltre che degli iscritti, e che mira a rafforzare il ruolo sociale dell’Avvocatura.

Con quest’iniziativa legislativa si intende offrire un servizio aperto a tutti, che fornisca informazioni qualificate sugli adempimenti necessari per instaurare una causa, sugli strumenti alternativi alla giustizia ordinaria per la soluzione delle controversie, sui costi e tempi della giustizia, sulla difesa d’ufficio e il patrocinio a spese dello Stato.

L’art. 30 della L. 247/2012 rimette la determinazione delle modalità per l’accesso allo Sportello al CNF, che dovrà provvedervi con proprio regolamento. E’ il primo adempimento regolamentare, tra quelli previsti dal nuovo Statuto dell’Avvocatura, al quale ha messo mano il CNF, seguendo un ordine di priorità dallo stesso fissato e coerente con le precipue finalità della riforma. Questa, infatti, mira innanzitutto a potenziare la tutela dell’interesse pubblico da parte degli Ordini forensi e a promuovere la funzione sociale dell’Avvocatura. Ed è in questa direzione che il CNF ha inaugurato l’attività di attuazione che la L. 247/2012 assegna alle sue competenze, puntando ad avvicinare la giustizia ai cittadini, che potranno contare su un servizio di orientamento e informazione a cura dei Consigli dell’Ordine forensi, a titolo gratuito.

Lo schema di regolamento predisposto dal CNF prevede che presso gli Sportelli, aperti nei locali dei Consigli dell’Ordine (che regolamenteranno nel dettaglio con appositi regolamenti l’attività in relazione alle esigenze locali), i cittadini potranno rivolgersi ad avvocati (o praticanti abilitati) per ottenere informazioni sia sulle modalità di protezione dei loro diritti che sui costi delle procedure e delle prestazioni professionali. Potranno chiedere quali azioni giudiziarie esperire, ottenere informazioni sui sistemi alternativi, come la mediazione e l’arbitrato (e i relativi vantaggi in termini di costi e durata della procedura), sulle condizioni di accesso alla difesa d’ufficio e al gratuito patrocinio.
Lo Sportello fornirà indicazioni anche sulla pattuizione del compenso, sul conferimento dell’incarico all’avvocato, sui doveri deontologici che ne derivano e sui nuovi adempimenti previsti dalla riforma forense, come il dovere del legale di rendere noto il livello di complessità dell’incarico e di fornire informazioni utili in merito agli oneri ipotizzabili sino alla sua conclusione, nonché la prevedibile misura del costo della prestazione professionale, con particolare riferimento alla distinzione tra oneri, spese e compenso professionale.

Le informazioni saranno rese a titolo gratuito da avvocati iscritti in un apposito elenco tenuto dal Consiglio dell’Ordine, in base all’ambito di competenze specifiche che dovranno essere dichiarate e sulle quali il COA potrà chiedere verifiche. Per evitare qualsiasi conflitto di interesse, gli avvocati hanno il divieto di assumere incarichi di difesa/assistenza a favore di chi hanno coadiuvato presso lo Sportello per almeno due anni (il divieto si estende anche agli associati, ai soci e ai colleghi che esercitano nello studio dei professionisti che hanno fornito l’orientamento), così come il divieto di indicare il nominativo di colleghi per l’assunzione dell’eventuale incarico professionale.

I Consigli dell’Ordine vigileranno sulla corretta applicazione del regolamento e di quello locale, istitutivo dello Sportello. Le spese dello Sportello non peseranno sulle casse dello Stato ma, come già previsto dalla legge di riforma forense, saranno a carico della categoria.

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