Riforma Processo Civile: cosa cambierà a breve

Redazione 14/03/17
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Ultimi passi prima dell’approvazione definitiva di quella che è l’altra discussa riforma di rito, quella del processo civile. Già approvata alla Camera, infatti, è stata nei giorni scorsi discussa al Senato. Per questo è bene riepilogare le novità di cui il disegno di legge è foriero.

Prima novità tra tutte è l’abolizione dei tribunali minorili, nonché delle procure: il disegno di legge, infatti, prevede la loro contestuale soppressione e istituzione presso sezioni specializzate dei tribunali ordinari. Tale disposizione è forse una delle più discusse del disegno, aspramente contrastata dall’Aimmf, secondo la quale i tribunali per i minorenni rivestono un ruolo fondamentale “sia negli interventi di protezione di bambini e adolescenti, sia nel settore penale, nel quale il processo è caratterizzato, fin dal primo momento, da finalità educative dirette al recupero sociale dell’imputato minorenne”.

 

Il nuovo processo di primo grado

Le ulteriori modifiche, poi, vertono sulla riforma del primo grado del processo civile, sotto diversi suoi aspetti. In primo luogo, vi è la proposta di istituire come obbligatorio il rito sommario semplificato di cognizione dinanzi al giudice monocratico, lasciando in vigore il rito ordinario per le sole controversie con tribunale collegiale.

Per contrastare l’eccessiva durata dei processi civili, poi, si vorrebbe fissare una prima udienza sicura entro al massimo tre mesi, sottoponendo anche le eccezioni, le conclusioni e i mezzi di prova a termini perentori. Anche le sentenze sono destinate a subire dei tagli: le motivazioni diventeranno molto più concise.

A tal proposito, altre novità riguarderebbero la riduzione dei termini per le impugnazioni, il giudice monocratico e il filtro in appello, l’ampliamento del giudizio camerale in Cassazione.


Economia processuale e durata del processo: come?

Sempre ai fini di economia processuale, una via preferenziale sarà riservata sempre di più alla risoluzione stragiudiziale delle controversie: viene introdotta la negoziazione assistita anche in materia di lavoro, ma solo in via facoltativa, mentre verrà valorizzato l’istituto dell’arbitrato nei procedimenti speciali, oltre alla conciliazione dinanzi al giudice.

Sanzionate anche le liti temerarie. Una condanna dal doppio al quintuplo delle spese legali spetta a tutti coloro che agiranno o resisteranno in malafede in giudizio, alla quale si aggiunge il pagamento di una sanzione alla Cassa delle ammende.

 

Processo esecutivo: il nuovo pignoramento

Nuovo decreto ingiuntivo. Si potranno recuperare i crediti anche allegando fatture corredate da una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà in cui si attesti che le stesse sono contenute nelle scritture contabili; oltre a ciò, il giudice sarà obbligato a concedere sempre l’esecuzione provvisoria parziale per le somme non contestate in pendenza di opposizione.

Nuove anche le modalità di esecuzione delle vendite immobiliari, d’ora in poi solo telematiche, sempre che non ne venga pregiudicato il creditore. Il giudice potrà chiudere anticipatamente il processo esecutivo dopo tre esperimenti e fatto salvo un quarto a prezzo libero.

Inoltre, anche il pignoramento ne uscirà rivoluzionato: i beni di uso quotidiano di modesto valore diverranno impignorabili, gli immobili pignorati dovranno essere liberati a partire dalla nomina del custode, i veicoli pignorati saranno iscritti in apposte banche dati, l’espropriazione dei beni indivisi avverrà per intero e non pro quota.

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