Il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 25 settembre 2025 interviene in modo significativo sulla disciplina dei sistemi di biglietteria automatizzata e, più in generale, sulla regolamentazione della vendita e della gestione dei titoli di accesso agli spettacoli. In particolare, due profili meritano attenzione giuridica: da un lato, l’estensione dell’obbligo di biglietti nominativi per eventi sopra una certa soglia di capienza; dall’altro, le nuove modalità di identificazione dell’acquirente, che affiancano alla classica OTP via SMS anche la possibilità di ricevere il codice di conferma tramite chiamata vocale o mediante identità digitale SPID. Questi aspetti sollecitano riflessioni che toccano il diritto contrattuale, la privacy, la semplificazione amministrativa e il principio di neutralità tecnologica. Per approfondire sul tema, abbiamo pubblicato la seconda edizione del Formulario commentato della privacy, disponibile su Shop Maggioli e su Amazon.
Indice
1. L’obbligo di biglietti nominativi: natura e finalità
La previsione di biglietti nominativi per gli eventi che si svolgono in impianti con capienza superiore ai 5.000 spettatori rappresenta un passaggio cruciale nella lotta al fenomeno del bagarinaggio e al mercato parallelo dei biglietti. Da un punto di vista giuridico, il titolo di accesso perde la connotazione di bene liberamente circolabile e si avvicina a un contratto personalizzato, legato indissolubilmente all’identità del titolare. Ciò comporta un mutamento della natura del rapporto contrattuale: l’organizzatore non vende più un diritto di accesso anonimo, ma un diritto condizionato al riconoscimento dell’identità del fruitore.
Per il giurista, ciò solleva interrogativi sulla libertà contrattuale e sulla trasferibilità dei diritti, ma trova giustificazione nella finalità di ordine pubblico economico, volta a garantire trasparenza e parità di accesso al mercato primario. Al tempo stesso, l’obbligo è temperato da regole che consentono il cambio nominativo e la rimessa in vendita, a condizione che avvengano attraverso canali tracciabili e conformi alle disposizioni tecniche. Per approfondire sul tema, abbiamo pubblicato la seconda edizione del Formulario commentato della privacy, disponibile su Shop Maggioli e su Amazon.
Formulario commentato della privacy
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2. Privacy e gestione dei dati personali
L’inserimento obbligatorio del nominativo nella “lista unica dei titoli di accesso” pone questioni delicate di trattamento dei dati personali. Il provvedimento stabilisce espressamente che nella lista non possano essere inseriti ulteriori dati, limitando la raccolta a nome e cognome. Si tratta di una scelta coerente con i principi di necessità e proporzionalità del GDPR, che impone di non eccedere nella raccolta dei dati rispetto alle finalità perseguite.
Dal punto di vista operativo, l’organizzatore è chiamato a garantire procedure di identificazione dei partecipanti al momento dell’ingresso, compresi i minorenni, mediante controlli efficaci ma rispettosi della dignità delle persone. L’assetto normativo, dunque, cerca un equilibrio tra esigenze di contrasto al mercato illecito dei biglietti e tutela della riservatezza, tracciando un percorso che i giuristi dovranno monitorare per prevenire eventuali contenziosi in materia di protezione dei dati.
3. Identificazione dell’acquirente e neutralità tecnologica
Il secondo profilo innovativo è rappresentato dalla disciplina della fase di registrazione sul sistema online di vendita dei biglietti. Accanto alla modalità tradizionale basata su OTP via SMS, il provvedimento consente di utilizzare una chiamata vocale analogica o, in alternativa, l’identità digitale SPID. Questo ampliamento degli strumenti di identificazione riflette il principio di neutralità tecnologica, sancito a livello europeo, che impone alle pubbliche amministrazioni di non privilegiare un solo mezzo tecnologico quando esistono soluzioni equivalenti in termini di sicurezza e affidabilità.
Per i giuristi, la rilevanza è duplice: da un lato, si tratta di un riconoscimento normativo della validità di modalità di autenticazione alternative, che si collocano al confine tra disciplina contrattuale e normativa tecnica; dall’altro, si evidenzia come il legislatore amministrativo tenda a privilegiare soluzioni che garantiscano inclusione, evitando di escludere soggetti meno avvezzi all’uso delle identità digitali. In prospettiva, ciò potrebbe costituire un modello anche per altri settori della contrattualistica pubblica e privata.
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4. Indicazioni operative per i giuristi
Dal punto di vista pratico, i giuristi chiamati a supportare operatori culturali, enti organizzatori o piattaforme di ticketing dovranno prestare attenzione a due profili:
- contrattuale: i titoli di accesso nominativi non sono più liberamente trasferibili; occorre prevedere clausole che disciplinino espressamente cambio nominativo e rimessa in vendita, onde evitare nullità o contenziosi;
- privacy: l’obbligo di inserire solo i dati strettamente necessari va rispettato in modo rigoroso, predisponendo informative ex art. 13 GDPR chiare e complete, nonché adeguati protocolli di sicurezza;
- compliance tecnica: gli operatori devono adeguare i sistemi di registrazione alle nuove modalità di identificazione, evitando discriminazioni e garantendo un tracciamento conforme alle prescrizioni fiscali.
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