Vaccini, Cassazione: “nessuna correlazione con l’autismo”

Redazione 25/07/17
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Non è al momento ipotizzabile alcuna correlazione tra vaccinazione e autismo. Lo stabilisce, da ultimo, anche la Corte di Cassazione con un’ordinanza resa nota pochi minuti fa e già segnalatissima sul Web e i social network. La Suprema Corte ha dunque confermato quanto deciso dalla Corte d’Appello di Salerno e rigettato il ricorso di un padre che chiedeva un indennizzo per l’autismo del figlio, sviluppato a suo dire a seguito della vaccinazione antipolio. Ma vediamo nel dettaglio cosa è successo.

 

Niente correlazione tra vaccinazione e malattia

Va quindi escluso, per la Suprema Corte, qualsiasi nesso causale tra vaccinazione e autismo, e più in generale tra l’uso dei vaccini e una particolare malattia. La consulenza tecnica di cui si è avvalsa la sesta sezione civile della Cassazione ha concluso che, semplicemente, lo stato attuale della ricerca scientifica e medica non consente di ipotizzare alcuna correlazione concreta tra i vaccini e lo sviluppo di patologie.

Un’ordinanza che sicuramente farà discutere molto a lungo, intervenuta in un momento critico di scontro tra movimenti anti-Vax e free-Vax e la maggior parte della comunità scientifica, con l’approvazione da parte del Governo del contestato decreto per i vaccini obbligatori a scuola. L’ordinanza della Cassazione conferma quanto già disposto dalla Corte d’Appello di Salerno e orienta decisamente la giurisprudenza odierna nella direzione dell’accettazione generalizzata dei vaccini.

 

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No al risarcimento per l’autismo del bambino

I giudici della Suprema Corte hanno quindi anche rifiutato la domanda di indennizzo avanzata dal ricorrente, un genitore che sosteneva che il figlio minorenne avesse contratto l’autismo a seguito di vaccinazione con antipolio Sabin.

Più specificamente, l’uomo asseriva che il figlio avesse contratto dopo il trattamento una “encefalopatia immunomediata ad insorgenza post vaccini e con sindrome autistica”. Nel processo di primo grado, il giudice del lavoro di Salerno aveva accolto le richieste del padre, ma la Corte d’Appello della stessa città aveva poi dato ragione al Ministero della Salute. I giudici di appello avevano sottolineato in particolare la “inconsistenza delle tesi che sostengono l’esistenza di un presunto nesso causale tra vaccini e autismo”.

Un nesso tra vaccini e autismo “non è tuttora ipotizzabile”

Molto chiare, quindi, le parole prima del tribunale di secondo grado e poi della Cassazione. Il perito chiamato dalla Suprema Corte a decidere in merito alla questione medica ha dichiarato, “dopo aver ripercorso la storia clinica” del paziente e la “letteratura scientifica sull’argomento”, che il disturbo generalizzato dello sviluppo non dipende dalla somministrazione di vaccini. “Non è tuttora ipotizzabile,” in altre parole “alcuna correlazione in termini statistici e probanti”.

Per quanto riguarda il caso di specie, il padre del bambino autistico non ha presentato alcun elemento decisivo per confutare le conclusioni del consulente tecnico, mentre la scienza medica non consente a oggi di ritenere superata “la soglia della mera possibilità teorica” di un possibile effetto nocivo della vaccinazione.

Redazione

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