Ticket sanitario: chi può non pagarlo?

Redazione 16/09/16
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Il ticket sanitario, come è noto, è una quota di partecipazione dei cittadini alla spesa pubblica sostenuta dallo Stato per assicurare l’assistenza sanitaria. Chi può usufruire del ticket (si rimanda a questo articolo per la vicenda dell’abolizione e del ripristino della copertura ticket su numerose prestazioni) deve pagare nella maggior parte dei casi un costo massimo di 36 euro. Ma esistono delle categorie di cittadini che sono esenti? Chi può non pagare il ticket?

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Chi è esente dal ticket?

Esistono effettivamente dei casi in cui il cittadino può non pagare il ticket per prestazioni medico sanitarie. Sono esenti dal pagamento, nello specifico, gli invalidi, i contribuenti che si trovano in gravi difficoltà economiche, chi soffre di particolari patologie e le donne in stato di gravidanza.

 

Esenzione dal ticket: gli invalidi

Sono esclusi dal pagamento del ticket sanitario, innanzitutto, gli invalidi di guerra e per servizio appartenenti alle categorie dalla I alla V, gli invalidi civili e gli invalidi per lavoro con una riduzione della capacità lavorativa superiore ai 2/3 e gli invalidi civili che hanno diritto all’assegno di accompagnamento. Sono inoltre esenti i ciechi e i sordomuti, le vittime della criminalità organizzata o del terrorismo e gli ex-deportati nei campi di sterminio nazisti.

Tutti gli altri invalidi che non appartengono ad alcuna di queste categorie possono ottenere l’esenzione dal ticket, ma solo per la prestazione che riguarda la loro invalidità e dietro presentazione del relativo certificato di invalidità.

 

I cittadini in gravi difficoltà economiche

Non pagano il ticket i cittadini di età inferiore a sei anni, o superiore a sessantacinque anni, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito complessivo non superiore a 36.152 euro. Similmente, non sono tenuti al versamento i disoccupati e loro familiari a carico appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263 euro. Esenti anche i titolari di pensioni sociali e i titolari di pensioni al minimo di età superiore a sessant’anni e appartenenti a un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263 euro.

Per ottenere il certificato per l’esenzione dal ticket per reddito, il paziente deve compilare un’autocertificazione e presentarla all’Asl di competenza insieme a un documento di identità e alla tessere sanitarie. Nel momento in cui i requisiti per usufruire dell’esenzione vengono meno, il cittadino è tenuto a informare la sua Asl.


L’esenzione per patologia

I cittadini affetti da determinate patologie croniche e malattie rare sono similmente esenti dal pagamento del ticket sanitario. L’elenco di tali patologie è consultabile sul sito internet del Ministero della Salute. L’esenzione comprende tutte le prestazioni specialistiche relative al trattamento di queste malattie e al successivo monitoraggio.

 

Le donne in stato di gravidanza

Le donne in stato di gravidanza, infine, non sono tenute a pagare il ticket in alcuni casi particolari. Nello specifico, possono accedere gratuitamente a visite ostetrico-ginecologiche durante la gestazione, monitoraggio della gravidanza in caso di minaccia di aborto o situazione di rischio, e analisi in fase preconcezionale per accertare eventuali elementi a rischio per una futura gravidanza.

 

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