Tari 2017 in scadenza oggi, quanto si paga?

Redazione 31/07/17
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Scadono oggi per molte città italiane i termini di pagamento della Tari 2017: a Milano e Firenze, ma anche a Cesena, Cosenza, Frosinone e diversi altri Comuni in tutta Italia l’ultimo giorno utile per il versamento dell’imposta è infatti lunedì 31 luglio. Facciamo allora il punto della situazione e vediamo chi deve pagare la tassa sui rifiuti, a quanto ammonta l’imposta e in quali casi sono previsti sconti ed esenzioni.

 

Tari, scadono oggi le rate a Milano e Firenze

Oggi è quindi l’ultimo giorno utile per il pagamento della Tari nei Comuni di Milano e Firenze. A Milano, in particolare, si tratta della scadenza della prima di due rate: la seconda sarà da pagare entro il 31 ottobre, ma il contribuente può anche scegliere di versare il conto in un’unica soluzione entro il prossimo 30 settembre. Per Firenze si tratta invece della seconda rata annuale, mentre la terza sarà da pagare in saldo entro il 31 ottobre.

Scadono oggi, come accennato in apertura, anche i termini per il pagamento della Tari in molte altre città italiane. Tra i Comuni più popolosi, ricordiamo che oggi è l’ultimo giorno utile per versare la seconda rata annuale a Cesena e la prima rata del 2017 a Cosenza e Frosinone.

 

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Guida agli sconti e alle esenzioni a Milano

Il Comune di Milano prevede per il 2017 numerosi sconti ed esenzioni relative al pagamento della Tari. In particolare, sono esonerati dal pagamento dell’imposta i nullatenenti, i cittadini in condizioni di accertato grave disagio economico e i soggetti con reddito “non superiore alle soglie massime di esenzione fissate dall’art. 4 del D.Lgs. 29.4.1998 n. 124” e limitatamente ai locali adibiti ad unica abitazione principale. Per ottenere l’esenzione è necessario presentare domanda corredata di opportuna documentazione accertante lo stato economico.

I contribuenti hanno poi diritto a una riduzione del 30% della Tari 2017 sulle abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale non superiore a 183 giorni nell’anno solare e sui fabbricati rurali ad uso abitativo.

I nuclei familiari composti da 4 o più componenti che vivono in una casa non più grande di 120 metri quadrati hanno invece diritto a una riduzione del 25%. Infine, le famiglie composte da 2 persone di cui una ultra 75enne e quelle composte da 2 o 3 persone (con 1 o 2 minorenni) che vivono in case non superiori a 80 metri quadri hanno diritto alla riduzione della Tari del 10%.

A Milano e Roma si paga meno, a Torino e Firenze di più

Ma quanto costa la tassa sui rifiuti, in media, nelle grandi città italiane? Il Servizio Politiche Territoriali della Uil ha reso noto innanzitutto che, rispetto all’anno scorso, nel 2017 la Tari è aumentata a Torino, Genova, Venezia e Firenze ed è diminuita a Milano e Roma. L’importo è invece rimasto stabile a Napoli e Bologna. In media, comunque, nel 2017 i cittadini dovranno versare 295 euro annui.

I Comuni in cui l’importo della Tari è più alto sono quest’anno Agrigento (dove le famiglie dovranno pagare in media ben 474 euro), Pisa e Benevento. Poco più basso l’importo a Napoli, fermo a 436 euro. Le altre grande città hanno costi più contenuti ma comunque abbastanza alti: si parla di 329 euro a Torino, 323 euro a Milano, 308 euro a Roma e 244 euro a Firenze.

Chi deve pagare la Tari?

La tassa sui rifiuti Tari deve essere pagata al Comune, in linea generale, da tutti i cittadini che possiedono o detengono a qualsiasi titolo locali o aree scoperte in grado di produrre rifiuti urbani. La Tari non è invece dovuta per le aree comuni condominiali, come i cortili e l’ingresso del palazzo.

L’importo della Tari viene calcolato tenendo in considerazione una parte fissa e una variabile. La prima è costituita dalle voci di costo del servizio di igiene urbana, mentre la seconda copre i costi del servizio rifiuti integrato e varia in base alla quantità di rifiuti che sono presumibilmente prodotti da ogni famiglia per tipologia di abitazione. La Tari, ricordiamo infine, va pagata tramite modello F24 o con gli appositi bollettini postali già precompilati.

Redazione

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