Il decreto flussi 2015 per l’ingresso nel Paese di lavoratori stranieri è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 29 dicembre 2014.
Sono pochi i posti in palio: 17.850 e in gran parte destinati a chi è già in Italia.
Con il decreto flussi si fissano annualmente le “quote” di extracomunitari, che possono entrare in Italia per motivi di lavoro subordinato o autonomo.
Le domande sono aperte dal 30 dicembre, giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta del provvedimento che determina le quantità ammesse di lavoratori in arrivo da Stati extra Unione europea.
La maggioranza di queste quote (12.350, quasi il 70%) sono destinate agli immigrati già in Italia, ma con permessi di soggiorno di altro tipo.
Lavoro subordinato
4050 permessi di soggiorno per lavoro stagionale;
6000 permessi di soggiorno per studio, tirocinio e/o formazione professionale;
1.000 permessi di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo rilasciati ai cittadini di Paesi terzi da altro Stato membro dell’Unione europea;
Lavoro autonomo
1.050 permessi di soggiorno per studio, tirocinio e/o formazione professionale;
250 permessi di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, rilasciati ai cittadini di Paesi terzi da altro Stato membro dell’Unione europea.
Gli ingressi veri e propri dall’estero sono mille per gli stranieri che abbiano completato programmi di formazione nei Paesi d’origine secondo accordi con l’Italia, 2.400 per lavoro autonomo e 100 per lavoro subordinato per i discendenti di italiani (fino al terzo grado di parentela) residenti in Argentina, Uruguay, Venezuela e Brasile.
Infine 2mila posti sono per i lavoratori di Expo 2015.
Consulta il testo del Decreto
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