Social card: chi ha diritto alla Sia 2017?

Redazione 25/01/17
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La Legge di Bilancio 2017 ha esteso a tutto il territorio italiano il Sostegno per l’inclusione attiva (Sia), che precedentemente era stato concesso in via sperimentale solo a 12 grandi città. Il Sia, che rimpiazza la vecchia social card e può arrivare fino a 400 euro al mese a famiglia, è una misura di contrasto alla povertà che mira a ad aiutare i nuclei familiari che si trovano in difficoltà economiche e a permettere loro di superare il momento di bisogno.

Il Sia, tuttavia, viene concesso solo a determinati requisiti: quali sono queste condizioni, e come si richiede il bonus di 400 euro al mese?

 

Che cos’è il bonus Sia 2017?

Il Sostegno per l’inclusione attiva è una misura introdotta per la prima volta a settembre 2016 che prevede l’erogazione di un sussidio economico a tutte le famiglie che si trovano nelle condizioni economiche più disagiate.

Il Sia permette alle famiglie più bisognose di ricevere 80 euro mensili se il nucleo familiare è composto da una sola persona, 160 euro se è composto da due membri, 240 euro se i membri sono tre, 320 euro se sono quattro e 400 euro se sono cinque o più. Ottanta euro per componente della famiglia, dunque, fino a un massimo di 400 euro per singola famiglia.

Il Sia sfrutta il circuito Mastercard e, similmente alla vecchia social card, viene erogato tramite carta prepagata.

 

Quali sono i requisiti per ottenere il Sia?

Hanno diritto al Sostegno per l’inclusione attiva i cittadini italiani o comunitari, i loro familiari e i cittadini stranieri in possesso del permesso di soggiorno di lungo periodo.

Potranno ricevere le somme previste dal Sia le famiglie che presentino i seguenti requisiti:

  • un figlio minorenne, un figlio disabile o una donna in stato di gravidanza;
  • un indice Isee inferiore o uguale a 3.000 euro;
  • un punteggio relativo alla valutazione multidimensionale del bisogno pari o superiore a 45 punti;
  • non stare già usufruendo di misure previdenziali superiori a 600 euro mensili;
  • non essere titolari di Naspi, Asdi o social card disoccupati;
  • non essere in possesso di autoveicoli immatricolati nei 12 mesi antecedenti la richiesta.

 

Il progetto di attivazione lavorativa

Per fare richiesta del Sia è inoltre necessario aderire a un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa.

Si tratta di un “progetto di presa in carico” da parte del Comune di residenza che fa leva su una rete integrata di servizi territoriali per permettere alla famiglia di superare la condizione di povertà, reinserirsi nel lavoro e riacquistare una completa indipendenza.

Il progetto personalizzato viene scelto insieme al nucleo familiare interessato e deve coinvolgerne tutti i componenti. Le attività possono consistere sia nella ricerca attiva di lavoro sia nell’adesione ai progetti di formazione e impegno scolastico.

 

Come si presenta domanda per il Sia?

La domanda per il Sostegno per l’Inclusione Attiva può essere presentata direttamente al proprio Comune di residenza e tramite apposito modulo. Dato che uno dei requisiti fondamentali per la concessione del Sia è un indice Isee non superiore a 3.000 euro, le famiglie dovranno anche essere in possesso della Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu).

Saranno i Comuni, entro 15 giorni dalla consegna, a inoltrare le domande all’Inps per la verifica delle condizioni economiche della famiglia e per la valutazione multidimensionale del bisogno. Come accennato, sarà possibile ottenere il bonus solo se si otterranno almeno 45 punti su un massimo di 100.

Redazione

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