Quando vanno restituiti gli archivi informatici sequestrati dall’Autorità giudiziaria? Per un valido supporto per professionisti consigliamo: Codice penale e di procedura penale e norme complementari -Edizione 2024. Aggiornato alla Riforma Nordio e al decreto Svuota Carceri
Indice
1. La questione: acquisizione indiscriminata dei dati contenuti negli archivi informatici in sequestro
Il Tribunale di Ancona, in funzione di giudice del riesame, confermava un decreto di perquisizione e sequestro emesso dal Pubblico ministero presso il Tribunale della medesima città.
Ciò posto, avverso questa decisione il difensore dell’indagato ricorreva per Cassazione e, tra i motivi ivi addotti, costui deduceva violazione dell’art. 606, comma 1, lett. c), cod. proc. pen. con riferimento all’acquisizione massiva dei dati contenuti nei dispositivi informatici in sequestro.
In particolare, tra le argomentazioni ivi sostenute, il ricorrente osservava come il provvedimento ablatorio non indicasse se i dispositivi fossero una cosa pertinente al resto, né se gli esiti delle indagini informatiche potessero essere utili ai fini dell’accertamento dei fatti, né, infine, se fosse possibile raggiungere la prova attraverso altri mezzi di indagine. Per un valido supporto per professionisti consigliamo: Codice penale e di procedura penale e norme complementari -Edizione 2024. Aggiornato alla Riforma Nordio e al decreto Svuota Carceri
Codice penale e di procedura penale e norme complementari
Il presente codice per l’udienza penale fornisce uno strumento di agile consultazione, aggiornato alle ultimissime novità legislative (la riforma Nordio, il decreto svuota carceri, modifiche al procedimento in Cassazione).L’opera è corredata dalle leggi speciali di più frequente applicazione nel corso dell’udienza penale e le modifiche del 2024 sono evidenziate in grassetto nel testo per una immediata lettura delle novità introdotte.Gli articoli del codice penale riportano le note procedurali utili alla comprensione della portata pratica dell’applicazione di ciascuna norma.Il volume è uno strumento indispensabile per avvocati e magistrati, ma anche per studenti universitari e concorsisti.Completa il codice una sezione online che mette a disposizione ulteriori leggi speciali in materia penale e gli aggiornamenti normativi fino al 31 gennaio 2025.Paolo Emilio De SimoneMagistrato presso il Tribunale di Roma, già componente del Collegio per i reati ministeriali presso il medesimo Tribunale. Docente della Scuola Superiore della Magistratura, è autore di numerose pubblicazioni.Luigi TramontanoGiurista, già docente a contratto presso la Scuola di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza, è autore di numerose pubblicazioni, curatore di prestigiose banche dati legislative e direttore scientifico di corsi accreditati di preparazione per l’esame di abilitazione alla professione forense.
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2. La soluzione adottata dalla Cassazione
Il Supremo Consesso riteneva il motivo suesposto infondato.
In particolare, tra le considerazioni che inducevano gli Ermellini ad addivenire a siffatto esito decisorio, era richiamato quell’orientamento nomofilattico secondo il quale, nel caso di sequestro di interi archivi informatici, l’Autorità giudiziaria, al fine di esaminare un’ampia massa di dati i cui contenuti sono potenzialmente rilevanti per le indagini, può disporre un sequestro dai contenuti molto estesi, provvedendo, tuttavia, nel rispetto del principio di proporzionalità ed adeguatezza, alla immediata restituzione delle cose sottoposte a vincolo non appena sia decorso il tempo ragionevolmente necessario per gli accertamenti; sicché, in caso di mancata tempestiva restituzione, l’interessato potrà presentare la relativa istanza e far valere le proprie ragioni, se necessario, anche mediante i rimedi impugnatori offerti dal sistema (Sez. 6, n. 53168 del 11/11/2016; con riferimento al sequestro dell’intera contabilità di un’impresa, Sez. 5, n. 16622 del 14/3/2017).
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3. Conclusioni
La decisione in esame desta un certo interesse essendo ivi chiarito quando vanno restituiti gli archivi informatici sequestrati dall’Autorità giudiziaria.
Si afferma difatti in tale pronuncia, sulla scorta di un pregresso indirizzo interpretativo, che, nel caso di sequestro di interi archivi informatici, l’Autorità giudiziaria può disporre il sequestro di una grande quantità di dati rilevanti per le indagini, rispettando però il principio di proporzionalità e adeguatezza, e ciò implica che, una volta completati gli accertamenti necessari, i dati non più utili devono essere restituiti tempestivamente, fermo restando che, se la restituzione non avviene in tempo utile, l’interessato può presentare un’istanza per ottenere la restituzione e, se necessario, fare ricorso tramite i rimedi giuridici disponibili.
Tale provvedimento, quindi, può essere preso nella dovuta considerazione ogni volta si verifichi una situazione di questo genere.
Ad ogni modo, il giudizio in ordine a quanto statuito in codesta sentenza, poiché prova a fare chiarezza su siffatta tematica procedurale sotto il versante giurisprudenziale, non può che essere positivo.
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