Rilancio dell’economia italiana: il Governo punta su innovazione e tecnologia.

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Il Governo punta sull?innovazione per rilanciare l?economia: ? questa una delle chiavi di lettura dell?iniziativa lanciata dal Ministero delle Attivit? Produttive e dal dicastero per l?Innovazione e le Tecnologie che varano due decreti con una dotazione finanziaria complessiva di 630 milioni di euro a favore del sistema delle piccole imprese. Secondo alcune valutazioni preventive, la manovra dovrebbe generare investimenti per oltre 700 milioni di euro.

Tecnologia ed innovazione di processo

Dunque due provvedimenti di legge nati con la finalit? di rilanciare il sistema economico italiano, rappresentato per oltre il 90% da piccole e medie imprese. Nello specifico il primo decreto prevede lo stanziamento di 360 milioni di euro per promuovere la realizzazione di poli ad alto contenuto tecnologico, che presentino potenzialit? di esportazione sui mercati internazionali e di innovazione digitale di prodotto. Il dispositivo punta a favorire la formazione di raggruppamenti di grandi imprese e di quelle piccole e medie dell’indotto, compresi i relativi centri di ricerca, per sostenere quei settori (come l’ICT, demotica, automotive, nanotecnologie, avionica, bio-tech, etc.) contraddistinti da un’elevata innovazione di prodotto, cio? quelli in cui il fattore critico della innovazione ? costituito dalla tecnologie digitali.

Una delle caratteristiche dell’intervento governativo ? la premialit? sui programmi di ricerca internazionale. Saranno valutati come prioritari i "progetti di cooperazione" ad uno stadio di sviluppo avanzato, con potenzialit? di crescita occupazionale qualificata su un arco di tempo tra i 2 ed i 5 anni e con possibilit? di potenziamento competitivo sui mercati internazionali . Le imprese interessate dovranno presentare i "progetti di cooperazione" entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale.

Il secondo decreto mette a disposizione 270 milioni di euro per l’innovazione di processo per agevolare programmi di sviluppo pre-competitivo, compresi anche l’attivit? di ricerca industriale e le attivit? dei connessi centri di ricerca, finalizzati a promuovere piani di innovazione digitale nei processi aziendali critici, rafforzando l’aggregazione di distretti e filiere industriali.

Le valutazioni di Stanca e Scajola

Secondo Stanca (Ministro Innovazione) ?? la prima volta che attuiamo un provvedimento cos? forte e mirato al sostegno dell’innovazione tecnologica digitale nelle imprese con modalit? e strumenti anche innovativi. I provvedimenti si aggiungono ai molti altri varati in questi anni a favore delle aziende ed ? una ulteriore dimostrazione del grande impegno che il Governo ha posto per favorire il miglioramento

della competitivit? delle imprese attraverso l’innovazione tecnologica".

Il ministro Scajola sottolinea come ?la vocazione industriale di un Paese ? una scelta politica che viene alimentata da fatti concreti. Con questi decreti il Governo compie un atto concreto per favorire l’innovazione e lo sviluppo e che trover? il suo naturale completamento nel piano triennale di politica industriale che vareremo nel breve periodo".

Le agevolazioni

Al relativo bando di gara sono ammessi i consorzi e le societ? consortili partecipati per almeno il 50% da piccole e medie imprese che esercitino attivit? industriale diretta alla produzione di beni e servizi, o un’attivit? di trasporto; quelle agro-industriali, ossia imprese agricole di trasformazione; le aziende artigiane di produzione di beni, nonch? i centri di ricerca con personalit? giuridica autonoma. I programmi di sviluppo precompetitivo, finalizzati non solo all’evoluzione di nuovi prodotti e servizi ma anche alla riduzione dei costi aziendali per l’aumento della competitivit?, devono avere per oggetto la sperimentazione e la realizzazione, mediante applicazioni informatiche innovative, di nuovi processi aziendali relativi all’ideazione, approvvigionamento, produzione, distribuzione, commercializzazione e internazionalizzazione. Particolarmente interessante l’agevolazione finanziaria: il 10% dello stanziamento infatti ? a fondo perduto ; l’ 80% ? erogato con un credito agevolato (0,5%) dalla Cassa Depositi e Prestiti e il restante 10% ? al tasso ordinario bancario. Caratteristica di queste due deliberazioni ? che per la prima volta si attua una politica industriale destinando finanziamenti su settori e su progetti individuati dal mercato stesso sulla base delle potenzialit? di sviluppo di nuovi prodotti e di competitivit? sui mercati nazionali ed internazionali.

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