Ricorso straordinario in Cassazione, inammissibilità

Redazione 05/10/17
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Ricorso straordinario, quando non è esperibile

Con la sentenza n. 45093 del 29 settembre scorso, la seconda sezione penale della Corte di Cassazione si è occupata dei casi di inammissibilità del ricorso straordinario in Cassazione, enunciando il principio per cui il ricorso straordinario per errore di fatto non è proponibile nei confronti dei provvedimenti della Corte che intervengono ante iudicatum. La Suprema Corte offre anche alcuni esempi specifici, richiamando le pronunce emesse nella fase cautelare, ovvero relative alle misure di prevenzione o in materia di estradizione e di mandato di arresto europeo.

Più nel dettaglio, il ricorso straordinario per errore materiale, non è esperibile neppure avverso alle decisioni che, sì, presuppongono il giudicato, ma che non incidono sull’accertamento della responsabilità. E’ questo il caso di indennizzo da ingiusta detenzione o di riconoscimento della sentenza straniera.

L’errore materiale e la sentenza straniera

La questione portata innanzi alla Suprema Corte nel caso di specie riguardava, da un alto, il mandato d’arresto europeo e, dall’altro lato, il riconoscimento di una sentenza straniera (nello specifico, greca). In relazione al mandato d’arresto, il ricorso straordinario non è esperibile in quanto il destinatario del mandato non è equiparabile al condannato (art. 625 bis c.p.p.). Inoltre, con riferimento al riconoscimento di un provvedimento straniero, deve considerarsi che l’accertamento è stato compiuto da un altro giudice, in altra sede e, seppur la decisione della Corte di legittimità presupponga necessariamente la sussistenza di un giudicato, essa non interferisce in alcun modo con la sua portata.

Il caso di specie. Condanna alle spese

Nella decisione in esame, peraltro, il ricorso veniva dichiarato inammissibile per carenza di legittimazione attiva del ricorrente. Tuttavia, il ricorso ha rappresentato l’occasione della Corte per pronunciarsi sui limiti di esperibilità del mezzo straordinario per errore materiale.

Inoltre, la Suprema Corte sfrutta l’opportunità per ricordare che i ricorsi caotici, che non contengono doglianze ragionate ma lamentele di difficile lettura, devono essere dichiarati inammissibili per difetto del requisito di specificità del ricorso. Tali indicazioni sono di estrema importanza, considerando altresì i risvolti in termini di spese processuali che, in caso di inammissibilità dell’azione, ricadono in via integrale sul ricorrente. Inoltre, a queste, potrebbe aggiungersi una somma a titolo di sanzione.

 

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