Revisione geografia giudiziaria: per il CNF e l’OUA necessaria la proroga dell’entrata in vigore in attesa della decisione della Corte costituzionale

Redazione 27/03/13
Scarica PDF Stampa

Anna Costagliola

Dal Consiglio Nazionale Forense (CNF) un appello fermo all’Esecutivo e al nuovo Parlamento affinché, «senza indugio» dispongano la «necessaria e congrua proroga» del termine di entrata in vigore della revisione della geografia giudiziaria, prevista per il 13 settembre 2013. A quella data, infatti, sarà interrotta l’attività di 31 Tribunali e di 220 sezioni distaccate.

La richiesta è stata avanzata formalmente dal CNF con una lettera recapitata al Ministro Guardasigilli, dopo una valutazione attenta dei possibili scenari conseguenti ai numerosi ricorsi di incostituzionalità della normativa che pendono dinanzi alla Corte Costituzionale.

Il CNF ricorda infatti che l’8 ottobre 2013 sarà discussa davanti alla Consulta la questione di legittimità del D.Lgs. 155/2012, sollevata dal Tribunale di Pinerolo. Si tratta della prima di una nutrita serie di questioni pendenti presso la Consulta.

Questioni di opportunità, pertanto, suggerirebbero di attendere gli esiti dei giudizi costituzionali per evitare possibili, se non addirittura probabili, impasse istituzionali; nel frattempo, il CNF ritiene indispensabile la promozione di un progetto di revisione della geografia giudiziaria che garantisca il pieno esercizio della funzione giurisdizionale.

Sottolinea ancora il CNF come la situazione sia aggravata dal fatto che i giudici del lavoro stanno affrontando numerosi ricorsi da parte di dipendenti amministrativi contro la procedura di interpello. Mentre, dunque, vi sono molte questioni pendenti davanti ai giudici di merito e di legittimità, «circostanza ancor più discutibili e grave» è rappresentata dal fatto che già vengono autorizzati trasferimenti di giudici togati dagli uffici sopprimendi ad altre sedi extradistrettuali. Un’accelerazione che il CNF non apprezza, condividendo preoccupazioni e disagi che affliggono gli operatori di giustizia e i cittadini dei territori interessati.

Intanto anche l’Organismo Unitario dell’Avvocatura (OUA), nel preannunciare per il prossimo 6 aprile un incontro nazionale a Roma contro il taglio irrazionale e incostituzionale di circa 1000 uffici giudiziari, denuncia ancora una volta l’illegittimità dei provvedimenti con i quali molti Presidenti di Tribunale stanno di fatto anticipando l’entrata in vigore della riforma della geografia giudiziaria, avocando da subito alla sede centrale competenze e procedimenti di pertinenza delle sezioni distaccate. Ciò che costituisce una palese violazione del stesso provvedimento varato dal ministero (D.Lgs. 155/2012), che fissa al 13 settembre 2013 l’entrata in vigore della riforma, creando disagi e confusione tra gli addetti ai lavori e i cittadini. D’altra parte, come sottolineato anche dall’OUA, le numerose ordinanze di remissione alla Corte Costituzionale consiglierebbero, più che accelerare immotivatamente i tempi, una sospensione dell’entrata in vigore della riforma in attesa della pronuncia della Consulta, avendo questa già fissato un’udienza per il prossimo 8 ottobre.

Redazione

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento