Primo maggio e diritto al tempo libero
Leggi l’articolo integrale su Leggi Oggi
Secondo la Cassazione, sez. III civile, decisione 22 marzo 2011 – 27 aprile 2011, n. 9422, il tempo libero non è un diritto fondamentale della persona, dato che quest’ultima “è libera di scegliere tra impegno instancabile nel lavoro e il dedicarsi, invece, a realizzare il suo tempo libero da lavoro e da ogni occupazione”. Le perdite di tempo, l’attesa al telefono, le file allo sportello, nella specie appresso ad una compagnia telefonica che ti ha staccato l’ADSL e quindi la connessione ad Internet, configurano solo fastidi della vita quotidiana, che integrano una violazione di diritti solo immaginari, quali il diritto alla qualità della vita, allo stato di benessere, alla serenità. Insomma, essere e vivere felici è un “diritto immaginario dal quale non può derivare una responsabilità risarcitoria”.
Leggi anche
Nullità e annullabilità del contratto – Scheda di Diritto
In ambito contrattuale, due concetti centrali del diritto civile italiano sono la nullità e l’annull…
Redazione
22/10/24
Incidente stradale: rimborso CPT se non superflua
l’ordinanza ha accolto un ricorso un incidente stradale, decidendo sul rimborso delle spese per la c…
Chiara Schena
21/10/24
Redazione
21/10/24
Medici specializzandi: le Sezioni Unite sul risarcimento
Con la sentenza n. 26603 del 2024, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno portato chiarezz…
Chiara Schena
16/10/24
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento