Preventivo avvocato, ecco lo schema del CNF

Redazione 07/09/17
Con l’entrata in vigore della nuova Legge sulla concorrenza, gli avvocati sono obbligati dal 29 agosto a presentare al cliente un preventivo scritto al momento del conferimento dell’incarico. Con all’interno non solo la stima di tutti i costi, ma anche il grado di complessità del lavoro da svolgere. Per evitare confusioni, il Consiglio Nazionale Forense ha predisposto uno schema di scrittura privata a norma delle nuove leggi da fornire al cliente e da completare in tutte le sue parti. Vediamo nel dettaglio in cosa consiste e quali sono i nuovi obblighi dei professionisti.

 

Scarica lo schema di scrittura privata e preventivo avvocati del CNF.

 

Lo schema di scrittura privata del CNF

Lo schema di scrittura privata tra avvocato e cliente realizzato e reso disponibile dall’Ufficio Studi del Consiglio Nazionale Forense è aggiornato alla Legge sulla concorrenza (L. 4 agosto 2017, n. 124) e può quindi essere preso a modello da tutti i professionisti.

Il documento ha ad oggetto, innanzitutto, il conferimento dell’incarico professionale: è dunque previsto l’inserimento dei dati personali del cliente e dell’avvocato, inclusi codice fiscale e partita Iva. Segue il riferimento alla natura giudiziale o stragiudiziale dell’incarico, l’oggetto della prestazione e la valutazione del grado di difficoltà del lavoro richiesto. Si arriva quindi alla parte nuova e più importante, la determinazione del compenso: vanno indicate sia le spese connesse direttamente all’attività professionale sia quelle relative ai vari oneri e costi sostenuti dall’avvocato.

 

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Il nuovo preventivo obbligatorio

La parte dello schema di scrittura privata del CNF relativa alla determinazione del compenso è particolarmente dettagliata perché la Legge sulla concorrenza stabilisce che l’avvocato dovrà da oggi comunicare al cliente “la prevedibile misura del costo della prestazione, distinguendo fra oneri, spese, anche forfetarie, e compenso professionale”. Non solo: il preventivo deve essere redatto obbligatoriamente in forma scritta o digitale.

Né, a ben vedere, l’obbligo è valido per i soli avvocati. Sono tenuti a presentare un preventivo scritto al momento del conferimento dell’incarico tutti i professionisti, dagli architetti agli ingegneri e ai commercialisti.

Cosa succede se ci si dimentica del preventivo?

Fino a prima dell’entrata in vigore della nuova legge, i preventivi potevano essere stipulati semplicemente a voce, e la comunicazione dei costi della prestazione veniva nella maggior parte dei casi effettuata solo su richiesta del cliente. Oggi è esattamente il contrario: l’avvocato è tenuto a fornire il preventivo scritto anche se il cliente non lo richiede.

Cosa succede, allora, se per qualsiasi motivo il professionista si dimentica di presentare il documento? L’avvocato andrà incontro, con ogni probabilità, a una sanzione disciplinare. Più remota la possibilità di annullamento dell’accordo nel caso di disaccordo tra il cliente e il professionista: la misura del corrispettivo sarà quasi certamente, in queste circostanze, decisa in tribunale.

Redazione

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