Prestazioni sociali agevolate: parere favorevole del Garante sulla costituzione della nuova banca dati

Redazione 28/03/13
Scarica PDF Stampa

Biancamaria Consales

Il Garante per la privacy ha espresso parere favorevole in ordine a uno schema di decreto interministeriale concernente la costituzione, presso l’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), della banca dati delle prestazioni sociali agevolate, parere richiestogli dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali. L’Autorità, pur riconoscendo la funzione della banca dati, ossia quella di verificare la correttezza delle dichiarazioni dei beneficiari di prestazioni sociali agevolate, ha chiesto però adeguate tutele alla privacy delle persone coinvolte. Lo schema, predisposto dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, consente di rafforzare il sistema dei controlli dell’Isee (Indicatore della situazione economica equivalente), mettendo in comune i dati sui benefici sociali concessi dalle amministrazioni locali e da tutti gli altri enti erogatori.

La nuova banca dati delle prestazioni sociali agevolate accoglierà informazioni sia sui beneficiari delle agevolazioni, sia sui relativi enti erogatori, e permetterà sia all’Inps che all’Agenzia delle entrate ed alla Guardia di finanza, di effettuare dei controlli su eventuali discordanze, ad esempio, tra il reddito dichiarato ai fini fiscali e quello presentato per accedere a prestazioni agevolate.

Potranno usufruire della banca dati anche altri enti pubblici, come Regioni e Comuni, ma solo per attività di programmazione, monitoraggio e valutazione in materia di politiche sociali: in questo caso, potranno essere utilizzati unicamente dati anonimi o in forma aggregata.

Il Ministero ha recepito, all’interno del decreto, tutte le precauzioni suggerite dal Garante a protezione dei dati personali: in particolare, sono state precisate la tipologie di informazioni che costituiscono la banca dati, nonché i soggetti legittimati all’accesso e le relative finalità, così da evitare eventuali trattamenti ingiustificati di dati personali.

Il Garante, nell’approvare il decreto, si è, tuttavia, riservato di valutare anche i successivi decreti direttoriali che l’Inps dovrà emanare per definire le modalità tecniche di acquisizione e di trasmissione dei dati, nonché le misure di sicurezza adottate a protezione delle informazioni. Sarà, in seguito, altresì vagliata la conformità alla normativa in materia di protezione dei dati personali di altri atti e provvedimenti, con i quali saranno aggiornati l’elenco delle prestazioni sottoposte a monitoraggio e meglio definite le modalità di creazione delle liste di beneficiari che l’Inps invierà alla Guardia di Finanza per i controlli di competenza.

Redazione

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento