PMI e Private Equity – Imprese italiane e crescita “ADD-ON”

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I fondi di private equity e l’attività di M&A sono entrambi fattori importanti per le PMI e l’economia italiana perché stimolano la crescita del tessuto imprenditoriale italiano e la sua ricaduta sul territorio.
Nell’ultimo decennio, sia i fondi di private equity, esteri e domestici in ugual misura, che l’attività di M&A hanno svolto un ruolo significativo nella crescita e nello sviluppo dell’economia del Paese. Numerose società operano in un contesto molto frammentato come quello italiano con lo scopo di fornire supporto finanziario in ogni fase di vita e a ogni tipo di imprese: dalle startup alle PMI, dal consolidamento e crescita alla fase di turnaround.

Indice

1. La situazione italiana

L’ecosistema imprenditoriale italiano è molto variegato rappresentando una ricchezza vitale per il paese, per il suo know-how, il made in Italy e per il suo tessuto sociale.
Dall’altro lato però, il singolo imprenditore non sente di avere un peso specifico tale da competere con i grossi player mondiali. Le operazioni straordinarie hanno quindi la principale finalità di fornire alle PMI nuova finanza fonte di sviluppo delle potenzialità inespresse sui temi più caldi: nuovi investimenti, nuovi mercati, nuovi prodotti..
La tendenza del mercato odierno è di una maggiore attività di M&A dei fondi di investimento centrata su una “strategia di add-on”, in particolare nei settori: logistico, tecnologico, sanitario, alimentare.
Il volume approssimativo di questi deal è di circa 900 operazioni di add-on nell’ultimo decennio.
Infatti, la crescita sul mercato può avvenire su due precisi binari: per le vie interne – sviluppo dei prodotti e crescita del personale; e per le vie esterne – acquisizioni di altre società. Un fondo che segue una filosofia strategica di add-on non si limita a consolidare l’azienda target appena acquisita ma lavora per la sua crescita, aggiungendo ricchezza tramite acquisizioni secondarie. I fondi strategici mantengono un portafoglio di società molto variegato e le operazioni di M&A sono finalizzate a creare sinergie con società del gruppo già detenute o alla creazione di una piattaforma nazionale.
 
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2. Le operazioni in add-on

Nel contesto delle operazioni add-on, il termine “operazione straordinaria” si riferisce quindi al processo di acquisizione di una società da parte di un’altra con l’obiettivo di espandere le operazioni, l’offerta di prodotti / servizi, o di entrare in nuovi mercati o completare la filiera produttiva cliente/fornitore.
Solitamente il fondo conferisce al management della società Target l’incarico di sondare opportunità interessanti con cui creare sinergie. Il management della società così diventa il primo interlocutore del fondo che si limita a nominare un amministratore in CdA che abbia una funzione di controllo e supporta e incentiva il management originale nella sua crescita professionale e strategica.
La nomina del vecchio CEO a consigliere della piattaforma holding è infatti una prassi abituale. Non solo il management, spesso viene richiesta la presenza dell’imprenditore in azienda per accompagnare il passaggio di consegne. Viene anche gradito il reinvestimento nella società Target appena venduta.
Il mito dei fondi di investimento va sfatato.
I fondi strategici non intervengono avocando a sé tutto il potere, ma si limitando a impostare le linee guida della corporate governance.
Dal loro punto di vista sarebbe controproducente togliere la gestione a coloro che hanno fatto nascere, crescere e valorizzato la realtà imprenditoriale oggetto di M&A.
Questo fenomeno ha caratterizzato gli ultimi anni dell’M&A in Italia, e costituisce il 41% (dati AIFI) di tutte le operazioni di Private Equity.
Si stima che gli add-on costituiscano una media annua di 147 mln di fatturato per le piattaforme e di 30 mln per i successivi add-on: creano ricchezza che rimane nel territorio dove viene prodotta.
 

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Il bilancio delle microimprese

Aggiornata con le novità introdotte dalla Riforma del Bilancio (Legge 27 febbraio 2017, n. 19) e con il decreto del MEF del 3 agosto 2017, che ha coordinato la disciplina IRES e IRAP con le nuove disposizioni civilistiche, la II edizione del manuale analizza la categoria delle microimprese, introdotta dalla cosiddetta Direttiva bilancio (Direttiva 2013/34/UE, recepita dal D.Lgs n. 139/2015) che, oltre ad aver modificato sostanzialmente la disciplina del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato, ne ha definito le relative esenzioni specificamente esercitabili in base alle disposizioni nazionali vigenti.  Il testo fornisce una panoramica completa delle citate esenzioni, esempi pratici di redazione dei prospetti semplificati di CE e SP, nonché delle informazioni minime che la nota integrativa dovrà contenere. Vengono brevemente esaminati anche gli impatti fiscali delle modifiche apportate alla disciplina di bilancio sulla nuova categoria delle microimprese.Paola D’Angelo, Dottore Commercialista e Revisore Legale. Laureata in Economia Aziendale presso l’Università di Urbino, ricopre il ruolo di Senior Advisor in ambito Corporate Finance, a supporto dei processi di crescita e sviluppo delle PMI, attraverso operazioni di finanza straordinaria (minibond, IPO, private equity, M&A) e supporto al controllo di gestione (pianificazione finanziaria, analisi dei costi, reportistica aziendale). È autrice di articoli e testi di contabilità internazionale e domestica e principi di revisione, nonché docente per corsi di formazione in ambito della revisione legale e dei principi contabili.Carla D’Angelo, Laureata in Scienze della Sicurezza Economico-Finanziaria presso l’Università di Roma Tor Vergata ed in Giurisprudenza presso l’Università Kore di Enna, abilitata alla professione di Avvocato, dopo un periodo di formazione quinquennale presso l’Accademia della Guardia di Finanza è diventata Ufficiale del Corpo, ricoprendo diversi incarichi di comando. Volumi collegati• Manuale delle scritture contabili 2018 Salvatore Giordano• Il nuovo bilancio d’esercizio e consolidato Riccardo Bauer – Andrea Sergiacomo 2018 

Paola D’Angelo – Carla D’Angelo | Maggioli Editore 2018

Andrea Filippo Mainini

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