Pensioni e canone Rai: cosa prevede la Legge di Bilancio 2017?

Redazione 26/10/16
Scarica PDF Stampa

Cerchi un commercialista? Confronta subito i preventivi dei nostri migliori esperti. È gratis!

 

Molte le novità sulle pensioni e sull’uscita anticipata dal lavoro previste dalla nuova Legge di Bilancio 2017. L’ultima bozza della Manovra, che sarà approvata definitivamente a breve, stabilisce tra le altre cose che l’anticipo pensionistico Ape partirà nel 2017 ma potrà essere concesso solo a chi percepisce un reddito lordo superiore a 730 euro al mese. Vediamo alcuni dei provvedimenti più attesi nel dettaglio.

 

Al via l’anticipo pensionistico Ape

Confermato ancora una volta per il 2017 l’anticipo pensionistico Ape, il piatto forte della riforma pensioni voluta dal Governo Renzi per il prossimo anno.

Ricordiamo che l’Ape permetterà in teoria a tutti i lavoratori, dipendenti e autonomi, di poter accedere alla pensione a 63 anni, quindi fino a un massimo di 3 anni e 7 mesi prima rispetto alla normale pensione di vecchiaia. L’Ape prevede la restituzione dell’anticipo (erogato dalle banche) a rate e lungo l’arco di 20 anni. La penalizzazione media sarà pari al 5 o 6% dell’importo della pensione, ma la cifra massima si aggirerà intorno al 25%.

 

Nessun anticipo per chi guadagna meno di 730 euro

Sembra invece che l’ultima bozza della Legge di Bilancio 2017 preveda l’esclusione dall’Ape per i lavoratori che guadagnano meno di 730 euro lordi al mese. In sostanza, se tutto venisse confermato l’Ape verrebbe garantita solo ai pensionandi che sarebbero poi in grado di risanare l’anticipo nei 20 anni previsti.


Tfr dopo tre anni per i dipendenti pubblici

L’ultima bozza della nuova Legge di Bilancio sembra anche prevedere un trattamento di fine rapporto ritardato per i dipendenti pubblici. I lavoratori che sceglieranno di andare in pensione in anticipo usufruendo dell’Ape, infatti, potrebbero dover attendere per il versamento del Tfr l’effettivo raggiungimento dell’età pensionabile: dunque, nei casi peggiori, anche 3 anni e sette mesi dopo l’abbandono del lavoro.


Ape social a chi percepisce meno di 1500 euro

La cosiddetta “Ape social”, ovvero l’anticipo pensionistico a costo zero e a carico dello Stato, è invece stata annunciata per chi percepisce redditi molto bassi, è disoccupato senza ammortizzatori sociali o si trova più genericamente “in condizioni soggettive di bisogno”.

L’ultima bozza della Stabilità 2017 sembra prevedere che per aver diritto all’Ape social sarebbe necessario avere un reddito mensile inferiore ai 1.500 euro lordi, oppure aver svolto un’attività di lavoro “gravosa” per almeno sei anni.

 

Il cumulo gratuito dei contributi

Tra le novità principali che molto probabilmente verranno introdotte dalla nuova Legge di Bilancio spicca anche l’estensione del cumulo gratuito dei contributi previdenziali alle pensioni anticipate. I lavoratori che nel corso degli anni hanno maturato contributi presso gestioni diverse possono quindi sommarli gratuitamente, oltre che per il raggiungimento della pensione di vecchiaia, anche per ottenere la muova pensione anticipata.

 

Canone Rai a 90 euro

Confermato inoltre l’abbassamento del canone Rai, che nel 2017 scenderà dagli attuali 100 a 90 euro. L’anno prossimo, in ogni caso, il canone dovrà continuerà a essere pagato mediante addebito sulle fatture dell’energia elettrica. A differenza che nel 2016, dal 2017 la prima rata del canone dovrà essere corrisposta già a gennaio.

Redazione

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento