Pensioni 2017: chi rischia il taglio alla pensione?

Redazione 20/12/16
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In questi giorni ci si chiede: perché si rischia un taglio alle pensioni 2017? Scopriamolo insieme.
Ogni anno un decreto ministeriale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale aggiorna gli indici di rivalutazione delle pensioni per l’anno corrente e per quello successivo: questi sono modulati in funzione dell’inflazione in atto e di quella che si stima per l’anno dopo.
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Pensioni: cos’è l’indice di rivalutazione?
Di conseguenza, i trattamenti pensionistici sono erogati sulla base dell’indice di inflazione stimato per l’anno in corso, ed è previsto che, eventualmente, si procederà ad un conguaglio qualora il tasso di inflazione reale non coincida con quello atteso.
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Partendo dal presupposto che raramente si manifestano deflazioni, il massimo risultato a cui i pensionati possono ambire è che dal confronto tra i dati programmati e quelli reali risulti una netta parità, in modo che l’ammontare della rivalutazione sia pari a 0.
In base al provvedimento pubblicato il 23 novembre scorso sulla Gazzetta Ufficiale, non sarebbe dovuta alcuna rivalutazione delle pensioni né per il biennio 2014-2015 né per quello 2016-2017.
Taglio dello 0,1% per le pensioni del 2017
Tuttavia, le pensioni del 2017 dovrebbero subire un taglio dello 0,1% che risale a qualche anno addietro: i pensionati nel 2015 hanno ricevuto pensioni calcolate secondo un tasso di inflazione stimato allo 0,3%. L’inflazione reale, però, si è aggirata solo attorno allo 0,2%, motivo per cui gli stessi dovrebbero restituire la differenza indebitamente ricevuta.

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Era stata la Legge di Stabilità 2016 a prorogare la restituzione al 2017, in quanto il Governo era sicuro del fatto lo stesso 0,1% si sarebbe ammortizzato attraverso l’inflazione reale del 2016, paventata come superiore rispetto a quella programmata. Ebbene così non è stato.
Legge di Stabilità 2017: il nuovo rimedio
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Prontamente, la riforma delle pensioni, inaugurata con la nuova Legge di Stabilità 2017, ha posto rimedio anche a questo inconveniente: infatti, di qui in avanti, per fronteggiare eventuali decurtazioni sulle pensioni a causa dei cicli economici, si applicherà artificialmente un coefficiente pari a 1, procedendo successivamente al recupero della somma, non appena l’indice sarà positivo.
Da questa restituzione, è stato escluso il biennio 2014-2015, e fatte salve, così, le pensioni per il 2017.
 

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