Illegalità della pena e pena illegittima: quale differenza?

In cosa l’illegalità della pena si distingue dalla pena illegittima? Commento a sentenza

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Corte di Cassazione -sez. II pen.- sentenza n. 24517 del 22-05-2025

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Indice

1. La questione: illegalità della misura di sicurezza disposta nel caso di specie


Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Brescia, in accoglimento di un’istanza formulata concordemente dalle parti, applicava all’imputato, in relazione ai contestati reati di accesso abusivo a sistemi telematici (art. 615-ter cod. pen.) e di frode informatica (art. 640-ter cod. pen.), la pena, ridotta per il rito, di un anno e sei mesi di reclusione e € 500,00 di multa, applicate le circostanze attenuanti generiche in equivalenza all’aggravante contestata ed unificati i fatti dal vincolo della continuazione, disponendo al contempo la confisca obbligatoria, a norma dell’art. 240, secondo comma, n. 1-bis, cod. pen., anche per equivalente, del profitto del reato.
Ciò posto, avverso questo provvedimento ricorreva per Cassazione il difensore dell’accusato il quale, con un unico motivo, deduceva l’illegalità della misura di sicurezza così disposta, attese le condizioni economiche di assoluto disagio in cui versava il ricorrente. Per supporto ai professionisti, abbiamo preparato uno strumento di agile consultazione, il “Formulario annotato del processo penale 2025”, giunto alla sua V edizione, acquistabile sullo Shop Maggioli e su Amazon.

VOLUME

Formulario annotato del processo penale 2025

Il presente formulario è stato concepito per fornire all’avvocato penalista uno strumento di agile consultazione.Attraverso gli schemi degli atti difensivi, sono esaminati i vari istituti processuali alla luce delle novità intervenute nell’ultimo anno, con l’evidenziazione della normativa di riferimento e delle più rilevanti linee interpretative della giurisprudenza di legittimità. La selezione delle formule, accompagnate da suggerimenti per una migliore redazione di un atto, tiene conto degli atti che un avvocato è chiamato a predisporre come difensore dell’imputato, ma anche come difensore delle parti private (parte civile, persona offesa, responsabile civile, civilmente obbligato per la pena pecuniaria).  Il volume contiene sia gli atti che vanno proposti in forma scritta, sia quelli che, pur potendo essere proposti oralmente nel corso di un’udienza, sono di più frequente utilizzo.Un approfondimento particolare è dedicato al fascicolo informatico e al processo penale telematico, alla luce del D.M. 27 dicembre 2024, n. 206, che ha introdotto rilevanti novità in materia di tempi e modi del deposito telematico.Completa il volume una sezione online in cui sono disponibili le formule anche in formato editabile e stampabile. Valerio de GioiaConsigliere della Corte di Appello di Roma.Paolo Emilio De SimoneMagistrato presso il Tribunale di Roma.  

 

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2. La soluzione adottata dalla Cassazione


La Suprema Corte riteneva il ricorso suesposto inammissibile.
In particolare, tra le argomentazioni che inducevano gli Ermellini ad addivenire a siffatto esito decisorio, era richiamato quell’orientamento nomofilattico secondo il quale il concetto di “illegalità” implica la totale estraneità della pena al sistema mentre la ‘mera’ “illegittimità” della pena è configurabile quando la sanzione, pur astrattamente compatibile con le norme che la regolano, risulti in concreto contraria a specifiche prescrizioni che ne avrebbero condizionato l’operatività ovvero risulti applicata nel caso concreto con carenze motivazionali (Sez. U; 14/07/2022).

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3. Conclusioni: se l’illegalità della pena esclude questa sanzione dall’ordinamento, a sua volta, la illegittimità riguarda invece vizi applicativi o motivazionali, pur in presenza di una pena astrattamente lecita


La decisione in esame desta un certo interesse essendo ivi chiarito in cosa l’illegalità della pena si distingue dalla pena illegittima.
Si afferma difatti in tale pronuncia, sulla scorta di un pregresso indirizzo interpretativo, che l’illegalità della pena implica la sua totale estraneità al sistema normativo, mentre l’illegittimità si ha quando, pur conforme in astratto, la pena viola prescrizioni concrete o presenta carenze motivazionali.
Tale provvedimento, quindi, può essere preso nella dovuta considerazione ogni volta si debba comprendere se ricorre una pena illegale o se è invece configurabile una pena illegittima.
Ad ogni modo, il giudizio in ordine a quanto statuito in codesta sentenza, poiché prova a fare chiarezza su siffatta tematica giuridica sotto il versante giurisprudenziale, non può che essere positivo.

Avv. Di Tullio D’Elisiis Antonio

Avvocato e giornalista pubblicista. Cultore della materia per l’insegnamento di procedura penale presso il Corso di studi in Giurisprudenza dell’Università telematica Pegaso, per il triennio, a decorrere dall’Anno accademico 2023-2024. Autore di diverse pubblicazioni redatte per…Continua a leggere

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