Comuni e Province hanno la facoltà di disapplicare interamente la norma della legge di Bilancio 2023 sullo stralcio dei debiti sino a 1.000 euro.
Chi non lo voleva fare doveva comunicare la non adesione attraverso un’apposita delibera oppure sui propri siti entro il 31 gennaio scorso.
Entro il 30 aprile il multato può chiedere la rottamazione quater e qualcuno, nel tentativo di non pagare niente, può fare ricorso.
Indice
1. Sanatoria e legge di bilancio 2023
La Legge di Bilancio 2023 (L. 29/12/2022 n. 197) ha previsto un azzeramento dei “mini ruoli”, aventi un importo residuo che non supera mille euro, affidati all’Agenzia delle Entrate, Riscossione (Ader) dallo 01/01/2000 al 31/12/2015.
L’azzeramento è automatico e non deve essere presentata nessuna domanda.
Al beneficio nei confronti del debitore, vale a dire, il risparmio in sostituzione dell’intero pagamento della cartella, concorrono diversi fattori.
I più importanti sono la natura del debito, vale a dire, se è un tributo o una sanzione amministrativa, come le multe statali, e chi è il creditore, vale a dire, se è lo Stato o un ente territoriale.
Al beneficio in questione, vengono ammessi anche coloro che stanno pagando a rate le cartelle che hanno ricevuto e, in simili casi, la sanatoria è relativa esclusivamente agli importi che restano da pagare.
2. La posizione degli enti territoriali
In relazione alle entrate degli altri soggetti, nel caso specifico, enti territoriali, come Comuni, Province e Regioni, lo stralcio automatico si ha per le somme aggiuntive rispetto alla sorte capitale.
Ad esempio, in caso di ruolo Ici/Imu, le sanzioni e gli interessi, però l’imposta resta dovuta.
L’eccezione non è molto frequente.
Il maggior numero di multe stradali la comminano le polizie locali, “vigili urbani” oppure agenti dei corpi delle Province.
In simili contesti, la limitazione a maggiorazioni e interessi non rappresenta il vincolo esclusivo alle agevolazioni per estinguere i debiti delle multe stradali.
In primo luogo si deve tenere conto della volontà dell’ente creditore.
Comuni e Province possono disapplicare in modo completo la norma della Legge di Bilancio 2023 sullo stralcio dei debiti sino a mille euro.
Chi non voleva aderire era tenuto a pubblicare, anche sui propri siti, un’apposita delibera entro il 31 gennaio 2023, facendo in questo modo restare intatto il valore originario, per il quale il debitore non usufruirebbe di nessun abbattimento.
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3. Debito relativo a un tributo non pagato
In diverse situazioni, le cartelle di pagamento hanno origine da un tributo non pagato, a causa del quale, vengono applicate le sanzioni per il mancato pagamento nei termini previsti, gli interessi e le spese di riscossione.
Se il debito non dovesse avere origine da un tributo ma derivi da una sanzione amministrativa, come relative alle violazioni del codice della strada, si aggiungerebbe alla sanzione una parte dovuta al mancato o ritardato pagamento, motivo per il quale le norme sulle sanatorie escludono sconti sull’importo originario dovuto, vale a dire, sulla sanzione che la legge prevede per la violazione amministrativa commessa.
In questo modo, l’azzeramento previsto nello stralcio dei debiti sino a mille euro è valido esclusivamente per gli importi aggiuntivi rispetto alla “multa” stradale, maggiorazioni e interessi, dove con multa si deve intendere l’importo della sanzione amministrativa, che se non viene pagato entro due mesi dalla notifica del verbale di infrazione raddoppia rispetto a quello che si paga di solito.
La sanatoria non è relativa al normale raddoppio della sanzione.
4. Le “multe statali”
Le situazioni nelle quali è creditore lo Stato rappresentano un’eccezione, se l’infrazione era stata accertata da Polizia, Carabinieri o altri agenti statali.
In simili casi del viene azzerato anche l’importo della sanzione originaria.
5. Rottamazione quater e prescrizione
Quando il Comune o la Provincia “chiude” a questo stralcio dei “mini ruoli”, resta il diritto del debitore di aderire alla rottamazione quater, che la stessa Legge di Bilancio 2023 prevede, che non è automatica come nello stralcio, perché deve essere presentata un’istanza entro il 30 aprile 2023.
In questo modo, la persona interessata potrà ottenere gli stessi effetti possibili con lo stralcio dei debiti sino a mille euro previsto dalla suddetta Legge.
La rottamazione quater permette di procedere all’azzeramento delle somme diverse dalla sorte capitale, incluso l’aggio di riscossione.
L’unica eccezione è rappresentata dalle spese che sostiene l’agente della riscossione, vale a dore, la notifica delle cartelle e le eventuali spese per procedure esecutive.
Lo stesso vale anche in relazione alle multe comminate dagli organi statali.
Per potere usufruire della rottamazione quater è sufficiente pagare per intero l’importo della sorte capitale alle scadenze prescritte, con una tolleranza massima di cinque giorni di ritardo.
Alla sanatoria ha diritto anche chi sta pagando a rate.
Esiste anche la possibilità che il debito venga prescritto.
Non è un evento raro che le cartelle di pagamento vengano notificate “fuori tempo massimo” o che l’agente della riscossione faccia passare molto tempo dalla notifica senza fare niente.
A volte può anche accadere che lo stesso agente non abbia, oppure o abbia smarrito i documenti che dimostrino la tempestività della notifica.
Per potersi accertare di questo, non è sufficiente guardare la data di notifica della cartella di pagamento, perché dopo la stessa l’agente della riscossione potrebbe avere notificato atti che interrompono il conteggio dei termini di prescrizione, ad esempio, un’intimazione di pagamento, impedendo che con il passare del tempo il debito cada in prescrizione.
In simili casi, si dovrebbe accedere agli atti presso l’agente della riscossione, per verificare se dagli stessi emerga che l’interruzione è stata realizzata.
Se non lo fosse, la questione si sposterebbe dalla sanatoria a un ricorso contro la cartella e le altre eventuali azioni di recupero promosse da Ader sulle relative somme.