La libertà sindacale nell’era dell’Intelligenza Artificiale

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In questo articolo, tratteremo una tematica importante sulla libertà sindacale nell’era dell’Intelligenza Artificiale (IA). Nel primo paragrafo, intitolato “Evoluzione della Libertà Sindacale”, discuteremo l’evoluzione storica della libertà sindacale, il suo ruolo fondamentale nella società e come l’avvento dell’IA sta portando nuove sfide per i sindacati. Nel secondo paragrafo, intitolato “L’Impatto dell’IA sul Mondo del Lavoro”, esamineremo come l’automazione e l’IA stanno rivoluzionando il mondo del lavoro, le sfide e le opportunità che ne derivano, e il ruolo cruciale dei sindacati nel navigare in queste acque in continua evoluzione. Entrambi i paragrafi offrono una panoramica approfondita di questi argomenti complessi e interconnessi.
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Indice

1. Evoluzione della libertà sindacale

Il concetto di libertà sindacale si rifà a modelli democratici tipici dei paesi occidentali ed europei, nei quali abbiamo assistito a un’evoluzione della società e, di conseguenza, dei modelli giuridici. Questi modelli sono passati da quelli tipici di uno Stato liberale ottocentesco a quelli propri della democrazia moderna, basata su una costituzione rigida. Il diritto alla libertà di associazione sindacale ha svolto un ruolo fondamentale all’interno della società, contribuendo a creare una pacificazione tra le diverse classi sociali. Come afferma Massimo D’Antonia, questi “valori giuridici dell’intera società rappresentano le clausole di un compromesso tra classi sociali che, fino a quel momento, erano radicalmente contrapposte a causa dell’ineguale distribuzione di potere e reddito derivante dalla diversa collocazione nella sfera della produzione”.
Oggi, la libertà sindacale è sancita all’interno della nostra Costituzione, nell’articolo 39:
L’organizzazione sindacale è libera [cfr. art. 18].
Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge.
È condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica.
I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.”
Questo diritto consente ai lavoratori di formare e aderire a un’organizzazione sindacale, sia in maniera individuale che collettiva.
Negli ultimi anni, stiamo assistendo a un’evoluzione della nostra società con l’avvento dell’Intelligenza Artificiale (IA). L’IA è riuscita a entrare anche nel mondo del lavoro, e oggi i sindacati si trovano di fronte a nuove sfide che devono affrontare e risolvere in tempi molto celeri.

2. L’impatto dell’automazione e dell’IA sui lavoratori

L’automazione e l’IA stanno rivoluzionando il mondo del lavoro, portando con sé sia sfide che opportunità. I sindacati, quindi, si trovano di fronte alla necessità di proteggere i lavoratori colpiti da queste trasformazioni.
La contrattazione collettiva nell’era dell’automazione e dell’IA deve adattarsi a queste nuove realtà. L’impatto dell’automazione sui salari, le condizioni di lavoro e la formazione professionale devono essere attentamente considerati. Ad esempio, l’automazione potrebbe portare a una riduzione della domanda di alcune competenze, mettendo sotto pressione i salari di questi lavoratori. Allo stesso tempo, potrebbe aumentare la domanda di altre competenze, portando a salari più alti per questi lavoratori.
I sindacati devono quindi lavorare per garantire che i contratti collettivi riflettano queste nuove realtà. Potrebbe essere necessario negoziare nuove disposizioni contrattuali, come ad esempio clausole di formazione e riqualificazione, per aiutare i lavoratori a adattarsi a queste trasformazioni.
Inoltre, i sindacati devono lavorare per garantire che le condizioni di lavoro rimangano eque e sicure, nonostante l’introduzione di nuove tecnologie. Questo potrebbe includere la negoziazione di norme sulla privacy dei dati dei lavoratori, dato che l’IA spesso richiede l’uso di grandi quantità di dati. Infatti, l’Intelligenza Artificiale (IA) sta trasformando il mondo del lavoro, portando con sé nuove sfide in termini di privacy e sicurezza dei dati dei lavoratori. I sindacati, quindi, hanno il compito di garantire che i diritti dei lavoratori siano rispettati anche in questo contesto tecnologico. Nel processo di creazione di sistemi di intelligenza artificiale (IA) che gestiscono dati personali, è fondamentale identificare le normative pertinenti per assicurare una corretta gestione dei dati. Come sottolineato dalla CNIL, le fasi di sviluppo e di implementazione di un sistema di IA sono distinte e potrebbero rientrare sotto differenti regolamenti legali. Le direttive rilasciate dalla CNIL includono una varietà di sistemi di IA, tra cui quelli che si basano sul machine learning. Quando si tratta di dati personali, è necessario implementare misure specifiche, come controlli manuali o automatici, per garantire la conformità. Il Regolamento europeo sull’intelligenza artificiale pone in evidenza i chiari rischi correlati alle decisioni prese dagli esseri umani qualora si basino unicamente su dati, profili e raccomandazioni generati dalle macchine. Sottolinea la necessità di introdurre un requisito di trasparenza e comprensibilità per le applicazioni di IA, insieme all’importanza di un coinvolgimento umano. Inoltre, dovrebbero essere adottate altre misure, quali audit indipendenti e prove di stress specifiche, per favorire e garantire la conformità. Un ulteriore aspetto fondamentale da dover considerare nell’ambito della sicurezza sul lavoro è l’addestramento dei lavoratori, ma spesso è poco considerato. Secondo l’articolo 2, lettera cc) del D.lgs. 81/08, per addestramento si intende: “complesso delle attività dirette a fare apprendere ai lavoratori l’uso corretto di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale, e le procedure di lavoro”. Le recenti modifiche normative (Legge 17 dicembre 2021, n. 215) hanno specificato meglio cosa si intende per addestramento.
La collaborazione tra sindacati, aziende e istituti di formazione è essenziale per garantire che i lavoratori siano adeguatamente preparati per le sfide e le opportunità presentate dall’IA. Questi partenariati possono aiutare a garantire che i programmi di formazione siano allineati con le esigenze del mercato del lavoro e che i lavoratori abbiano accesso alle risorse di cui necessitano per potenziare le proprie abilità. I sindacati hanno un ruolo fondamentale nella negoziazione di clausole specifiche nei contratti collettivi che riguardano l’uso dell’IA. Questo include aspetti come la trasparenza algoritmica, la valutazione delle prestazioni e la formazione continua.
La trasparenza algoritmica è un aspetto fondamentale quando si tratta di IA nel posto di lavoro. I sindacati devono garantire che i lavoratori comprendano come l’IA viene utilizzata per prendere decisioni che li riguardano, come la valutazione delle prestazioni o le decisioni di promozione. È importante garantire che i sistemi basati sull’IA siano trasparenti, responsabili e rispettosi delle norme etiche e sociali. Questo può includere la comprensione di come e perché un sistema IA produce un determinato risultato o contenuto.
La valutazione delle prestazioni è un altro aspetto critico quando si tratta di IA nel posto di lavoro. I sindacati devono negoziare clausole che garantiscano che i lavoratori siano valutati in modo equo e che l’IA non sia l’unico fattore determinante nelle decisioni relative alle prestazioni.
La valutazione delle prestazioni può essere influenzata dall’uso dell’IA. Ad esempio, i sistemi decisionali o di monitoraggio automatizzati possono fornire indicazioni rilevanti per la gestione o la cessazione del rapporto di lavoro, l’assegnazione di compiti e mansioni e la valutazione delle prestazioni dei lavoratori.
La formazione continua è essenziale per i lavoratori che lavorano con l’IA e altre tecnologie avanzate. I sindacati devono assicurarsi che i lavoratori ricevano la formazione necessaria per mantenere e migliorare le loro competenze man mano che le tecnologie avanzano. L’IA è una sorta di cervello sintetico che abilita l’automazione dei processi e che, insieme a sistemi di organizzazione del lavoro evoluti e nuove competenze, sta cambiando il lavoro e la sua natura.
L’Intelligenza Artificiale (IA) può essere utilizzata per la valutazione delle prestazioni, ma la decisione finale dovrebbe sempre essere presa dall’essere umano.
I contratti collettivi possono includere clausole specifiche che riguardano l’uso dell’IA. Tali clausole possono includere aspetti come salario minimo, la durata del periodo di prova o il periodo di preavviso.
In conclusione, i sindacati hanno un ruolo fondamentale nel negoziare di contratti per lavori con tecnologie avanzate. Devono garantire che i diritti dei lavoratori siano rispettati e che i lavoratori siano adeguatamente formati e supportati mentre navigano nel mondo del lavoro in continua evoluzione.

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Federico Sorbello

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