Oggi partirà la risposta con i chiarimenti chiesti dall’Europa e nuovo incontro con i sindacati. Domani la manovra a Montecitorio
Tratto da www.lagazzettadeglientilocali.it
Archiviate Leopolda e manifestazione della Cgil, la legge di stabilità torna al centro dell’agenda politica. La manovra 2015 si prepara a sbarcare a Montecitorio, dove approderà ufficialmente domani (> Il testo > la relazione illustrativa), non prima però che oggi il governo fornisca i chiarimenti chiesti da Bruxelles: “La risposta dell’Italia conterrà le indicazioni sulla correzione del deficit strutturale che saranno ampiamente in grado di rassicurare la Commissione”, spiegano dal Ministero dell’economia. E che, sempre oggi, ci sia un nuovo incontro con i sindacati e le imprese. Incontro cui non dovrebbe essere presente il premier Matteo Renzi ma a cui parteciperanno i ministri interessati ed il sottosegretario Graziano Delrio.
La lettera all’Ue
Partirà oggi la risposta con i chiarimenti chiesti dall’Europa in merito alle misure previste nella legge di stabilità. Una risposta che soddisferà “ampiamente” la Commissione, lascia trapelare il Ministero dell’economia. Ed una risposta che, secondo le anticipazioni, non conterrà percentuali ma numeri assoluti che porteranno ad una correzione del deficit grosso modo come quella indicata nei giorni scorsi dal premier.
Secondo i calcoli del Mef, che attingerà al tesoretto tenuto come fondo per la riduzione della pressione fiscale, la correzione non sforerà comunque lo 0.3% del Pil.
L’incontro con sindacati ed imprese
Torneranno ad incontrarsi nel pomeriggio le parti sociali. All’incontro, per il governo, saranno presenti il Ministro Pier Carlo Padoan, Giuliano Poletti, Marianna Madia e il sottosegretario Delrio.
Come nella precedente tornata di incontri anche oggi l’agenda sarà serrata con i sindacati convocati alle 16.30 e, un’ora dopo, le associazioni delle imprese. “Continueremo a discutere con Cisl e Uil anche domani (oggi ndr)”, ha detto Susanna Camusso a proposito di un coinvolgimento degli altri sindacati nella proposta di uno sciopero generale. “Nella legge di stabilità – ha spiegato – ci sono, oltre che risposte deboli sulla ripresa dell’occupazione, anche molte altre cose che non vanno bene, come le nuove tasse sul tfr, l’attacco ai fondi pensione. Argomenti, questi ed altri, cui proporremo a Cisl e Uil di mobilitarsi”.
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