Le ordinanze straordinarie di necessità ed urgenza nella normativa emergenziale

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Il DPCM del 18 ottobre 2020 prevede come misura per il contenimento dell’emergenza epidemiologica la possibilità di chiudere i luoghi dove si possono creare situazioni di assembramento ed in particolare contiene la seguente disposizione “Delle strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di asssembramento, può essere disposta la chiusura al pubblico, dopo le 21,00, fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti ed alle abitazioni private”.

Volume consigliato

Le responsabilità della pubblica amministrazione

L’opera nasce con l’intento di offrire al lettore (Magistrato, Avvocato, Funzionario pubblico) una guida indispensabile per affrontare un tema cui sono sottese sempre nuove questioni: quello delle ipotesi di responsabilità dell’amministrazione pubblica. Avuto riguardo ai più recenti apporti pretori e alla luce degli ultimi interventi del Legislatore (L. 9 gennaio 2019, n. 3, cd. Legge Spazzacorrotti), il taglio pratico-operativo del volume offre risposte puntuali a temi dibattuti sia sotto il profilo sostanziale, sia sotto il profilo processuale. L’opera, che si articola in 23 capitoli, tratta i temi della responsabilità della P.A. da provvedimento illegittimo, da comportamento illecito, per l’inosservanza del termine del procedimento, sotto il profilo amministrativo-contabile, in materia urbanistica ed edilizia, per attività ablative, nella circolazione stradale, per danno da illecito trattamento dei dati personali, di tipo precontrattuale, in ambito scolastico. Si affrontano ancora, oltre al tema del danno all’immagine della P.A., i temi della responsabilità: disciplinare del dipendente pubblico; dirigenziale; dei dipendenti pubblici per la violazione delle norme sulla incompatibilità degli incarichi; delle Forze armate; della struttura sanitaria pubblica per attività posta in essere dal medico; delle authorities finanziarie; nell’amministrazione della giustizia. Affiancano la materia dell’amministrazione digitale – i cui profili di novità ne rendono indispensabile la conoscenza – i temi della responsabilità nel diritto europeo, della responsabilità dello Stato per la violazione della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e, infine, della responsabilità penale della pubblica amministrazione. Il lettore che voglia approfondire temi di suo interesse è aiutato nell’attività di ricerca dalla presenza di una “Bibliografia essenziale” che correda ogni capitolo del volume.   Giuseppe CassanoDirettore del Dipartimento di Scienze Giuridiche della European School of Economics, ha insegnato Istituzioni di Diritto Privato nell’Università Luiss di Roma. Studioso dei diritti della personalità, del diritto di famiglia, della responsabilità civile e del diritto di Internet, ha pubblicato oltre un centinaio di opere in tema, fra volumi, trattati, saggi e note.Nicola PosteraroAvvocato, dottore e assegnista di ricerca in Diritto Amministrativo presso l’Università degli Studi di Milano, è abilitato allo svolgimento delle funzioni di professore associato di diritto amministrativo e collabora con le cattedre di diritto amministrativo, giustizia amministrativa e diritto sanitario di alcune Università. Dedica la sua attività di ricerca al diritto amministrativo e al diritto sanitario, pubblicando in tema volumi, saggi e note.

Giuseppe Cassano, Nicola Posteraro (a cura di) | 2019 Maggioli Editore

 Le ordinanze straordinarie di necessità ed urgenza

Le ordinanze straordinarie di necessità ed urgenza sono atti a contenuto atipico che la Pubblica Amministrazione può adottare per fronteggiare situazioni eccezionali e imprevedibili. Tali atti possono essere emanati sulla base di specifiche disposizioni legislative, anche in deroga a norme di rango primario, nel rispetto della Costituzione.

Il Testo Unico degli Enti Locali attribuisce al Sindaco tale potere di c.d di ordinanza. In particolare il Sindaco può adottare ordinanze contingibili ed urgenti per far fronte a situazioni espressamente individuate e direttamente incidenti sulla libertà personale dei cittadini. L’articolo 50, comma 5, Testo Unico Enti Locali prevede che “in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale le ordinanze contingibili e urgenti sono adottate dal sindaco, quale rappresentante della comunità locale”. Il successivo articolo 54, comma 4 dispone che “Il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta, con atto motivato e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento, provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana”.

Il potere di adottare ordinanze di necessità ed urgenza è prevista, inoltre, in capo al Prefetto. In particolare, l’articolo 2 Testo Unico Pubblica Sicurezza prevede che il Prefetto “nel caso di urgenza o per grave necessità pubblica ha facoltà di adottare i provvedimenti indispensabili per la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza pubblica”.

Ci sono, inoltre, ordinanze di necessità ed urgenze in materia di protezione civile. Nell’ambito del sistema di protezione civile, la legge prevede un particolare potere del Governo di dichiarare lo stato di emergenza, determinando durata ed estensione territoriale. Per fronteggiare tali eventi la legge consente l’utilizzo di mezzi e poteri straordinari. Ed è proprio in tale contesto normativo che si inseriscono diverse norme emanate per fronteggiare l’emergenza epidemiologica.

Le ordinanze contingibili e urgenti come strumento utile per affrontare l’emergenza epidemiologica

Lo strumento che il Sindaco può utilizzare al fine di fronteggiare situazioni eccezionali e imprevedibili, sono le ordinanze contingibili ed urgenti, che, a seguito di un primo stop  da parte del legislatore dell’emergenza, pare oggi “nuovamente legittimato” all’emanazione degli strumenti che l’amministrazione può adottare per fronteggiare situazioni eccezionali ed imprevedibili. In particolare, nei primi stadi della decretazione d’urgenza veniva posto un freno al c.d. potere di ordinanza, in quanto si prevedeva il divieto da parte dei Sindaci di ricorrere allo strumento delle ordinanze contingibili ed urgenti per far fronte all’emergenza con misurepiù restrittive rispetto a quelle legislativamente imposte.

Con il DPCM del 18 ottobre 2020, invece, sembra essere riconosciuto il ruolo centrale dei poteri c.d. di ordinanza. Il DPCM 18 ottobre 2020 prevede come misura per il contenimento dell’emergenza epidemiologica la possibilità di chiudere i luoghi nei quali si creino assembramenti. Viene disposto che “Delle strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di asssembramento, può essere disposta la chiusura al pubblico, dopo le 21,00, fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti ed alle abitazioni private”.

Tale disposizione, in particolare, sembra rivolgersi ai Sindaci, come annunciato in conferenza stampa dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Tali provvedimenti possono essere adottati dal Sindaco, in modo da adottare la misura più adeguata alla diversa realtà territoriale laddove emergano condizioni tali da portarne l’adozione.

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Dott.ssa Laura Facondini

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