Le bugie tra i coniugi che non costituiscono violazione di legge

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Non esiste una legge che obblighi a dire la verità.

Se qualcuno dice una bugia a un’altra persona non può essere incriminato.

Le bugie “vietate”sono quelle che determinano una truffa o una falsa testimonianza in un processo.

In una coppia, per questioni di carattere morale, si dovrebbe essere sempre sinceri, non esclusivamente perché, parafrasando un antico detto, le bugie hanno le gambe corte e potrebbero essere scoperte, ma anche perché chi non è in pace con l’altro coniuge non lo può essere con sé stesso, e per avere questa pace è necessaria condivisione e sincerità.

Un altro costante fattore è rappresentato dal fatto che spesso una bugia tira l’altra, ed è meglio non cominciare se non si vuole stare sempre dietro una maschera.

Secondo alcuni psicologi chi mente è una persona insicura, con bassa autostima o, nella peggiore delle ipotesi, con disturbi di personalità.

Quando entra in gioco la legge subentrano una serie di valutazioni diverse.

In questo articolo scriveremo quali segreti, secondo la legge, sono leciti in un matrimonio.

Indice

  1. Lo stipendio e il conto in banca
  2. Le relazioni precedenti
  3. Prendere la pillola
  4. Fare testamento
  5. Avere una malattia grave
  6. Avere un secondo numero di telefono
  7. Il giudizio dei suoceri

 

1. Lo stipendio e il conto in banca

Quando una coppia di coniugi sceglie la separazione dei beni, ognuno mantiene la completa proprietà di quello che acquista, che guadagna e che risparmia, non deve dividere niente di quello che è suo con l’altro.

L’unico obbligo è di contribuire ai bisogni della famiglia in proporzione alle proprie capacità economiche o fisiche, sia nelle coppie sposate sia in quelle conviventi.

Anche se non ci sia l’obbligo di rivelare al partner quanto si ha sul conto, non si possono lamentare difficoltà economiche per sottrarsi ai doveri coniugali.

Una simile bugia determinerebbe una violazione degli obblighi di solidarietà che la legge impone ai componenti di una famiglia, a fronte della quale non è prevista nessuna sanzione se non il cosiddetto “addebito” nel caso di separazione e divorzio, senza potere chiedere l’assegno di mantenimento.

Se la coppia adotta il regime di comunione dei beni è diverso.

Quando due persone sono sposate, ognuna è proprietaria del reddito percepito con il lavoro e dei risparmi accumulati sul conto corrente.

Anche in questo caso, è lecito avere un segreto durante il matrimonio, quella che viene definita “infedeltà finanziaria”.

Però vale lo scritto precedente in merito all’obbligo di contribuire ai bisogni della famiglia in proporzione alle proprie capacità, anche se non c’è bisogno di fare vedere l’esatto importo percepito dal datore di lavoro, non si può fingere povertà.

A fronte delle coppie in regime di separazione dei beni, c’è una profonda differenza.

In caso di separazione i risparmi devono essere divisi a metà, e lì c’è l’obbligo di rivelare i propri conti correnti e quanto si detiene.

Se si dovesse avere il sospetto che il coniuge menta, si possono richiedere le relative informazioni dall’Agenzia delle Entrate.

2. Le relazioni precedenti

In relazione all’infedeltà quello che è vietato non è tenere nascosto di avere l’amante o di intrattenere una chat erotica con un’altra persona, ma il comportamento in sé.

Questo vale per le coppie sposate, visto che per quelle conviventi è lecito tradire, anche se non lo è  dal lato morale e sociale.

Coloro che per sincerità o a causa dei sensi di colpa, rivelano al coniuge di averlo tradito non si possono ritenere a posto con la legge.

Anche in questo caso il tradimento non subisce nessuna sanzione se non, in caso di separazione, la perdita del diritto al mantenimento e dei diritti ereditari in caso di morte dell’ex.

La legge non dice niente in merito alle relazioni avute prima di sposarsi, anche se intrattenute all’epoca del fidanzamento.

L’infedeltà è vietata dal momento nel quale si diventa coniugi.

Si può tenere nascosta un’avventura avuta in epoca precedente, senza violare la legge.

Anche avere corteggiatori non è illecito e, se un coniuge non dice all’altro che il collega di lavoro lo ha corteggiato, lo fa per quieto vivere, non sta violando nessuna norma di legge.

3. Prendere la pillola

Anche se non volere figli oppure essere impotenti è considerato motivo sufficiente per invalidare il matrimonio, prendere la pillola per scongiurare una gravidanza che non si desidera non è vietato.

La donna è libera di disporre del proprio corpo come vuole, senza che l’uomo possa interferire in simili scelte e non è tenuta a comunicarle al marito.

4. Fare testamento

È considerato normale, nascondere al marito o alla moglie il contenuto del proprio testamento. Anche se non è necessario che lo stesso resti per forza segreto, non esiste nessun obbligo di rivelare al coniuge l’esistenza, il luogo di conservazione e le disposizioni.

Se non si sceglie per il testamento olografo, quello custodito in casa, si renderà necessario fare in modo che qualcuno si accorga dell’esistenza del documento e dovrebbe essere corretto confidargli il luogo di conservazione.

5. Avere una malattia grave

A nessuno piace soffrire senza nessuno vicino, però, in alcuni casi, nascondere una simile  situazione avviene a fin di bene, per non fare soffrire il coniuge.

Una bugia consentita nel matrimonio è quella relativa al proprio stato di salute.

6. Avere un secondo numero di telefono

I numeri di telefono sono informazioni personali coperte dalla privacy.

Questo significa che chi ha un secondo numero di telefono non è tenuto a comunicarlo al marito o alla moglie.

Non si deve però ricadere in comportamenti incompatibili con il matrimonio, come l’infedeltà.

Se così fosse, il doppio dispositivo ne conterrebbe le tracce e la bugia verrebbe scoperta.

7. Il giudizio dei suoceri

Per chiudere una nota di colore.

Se tra marito e moglie c’è in gran parte l’obbligo di dirsi la verità, lo stesso non è relativo alle vicende estranee al matrimonio, anche se relative a familiari.

Ad esempio, la figlia che nasconde al marito che sua madre non lo tollera non sta violando la legge. La suocera è libera di odiare il genero e viceversa.

La legge non potrà imporre di rivelare il giudizio dei genitori sul coniuge.

 

 

Dott.ssa Concas Alessandra

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