Consulta qui la sentenza
L’attività consistente nell’uso non autorizzato di prodotti televisivi di terzi
L’attività consistente nell’uso non autorizzato di prodotti televisivi di terzi, finalizzata ad alimentare il proprio business pubblicitario e del tutto scollegata da attività strettamente giornalistica, integra gli estremi della concorrenza sleale parassitaria che erode la fetta di inserzionisti potenzialmente interessati alla vendita di spazi pubblicitari.
Leggi anche
Casa coniugale, comodato familiare e interesse del minore: i limiti dell’opposizione
Il comodato familiare di un immobile destinato a casa coniugale persiste fin quando permangono esige…
laura biarella
08/07/25
Minore danneggiato: il danno da capacità lavorativa è autonomo
Se il danneggiato è un minore, il danno da perdita della capacità lavorativa generica può essere liq…
Pier Paolo Muià
08/07/25
Consorzio: modificabili a maggioranza le tabelle millesimali?
In un consorzio è possibile modificare le tabelle millesimali con una delibera a maggioranza senza a…
Alex Fornasier
04/07/25
Le clausole di esonero dalla responsabilità
L’art. 1229 c.c. stabilisce che: è nullo qualsiasi patto che esclude o limita preventivamente la res…
Giosafatte Morgera
04/07/25
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento