Intercettazioni, approvato lo schema preliminare

Redazione 03/11/17
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Intercettazioni, è arrivato lo schema preliminare

E’ arrivato lo schema preliminare in materia di intercettazioni, che ne limita la pubblicazione. Il nuovo testo normativo prevede che negli atti processuali non saranno inserite quelle che non sono attinenti alle indagini.

La ratio dell’intervento riformatore è quello di evitare l’abuso dello strumento d’indagine, per cui potranno finire nel fascicolo del procedimento solamente le conversazioni relative ai fatti di causa, restando fuori quelle non attinenti e che coinvolgono persone terze, estranee alle vicende oggetto di indagine.

Lo schema, formato da nove articoli complessivi, è nato dall’esigenza di limitare l’utilizzo e la circolazione delle informazioni ottenute mediante lo strumento delle intercettazioni; informazioni che spesso sono state veicolate anche traverso i mass media, talvolta anche in modo distorto e, comunque, senza nessun controllo.

Basta alla circolazione incontrollata di informazioni

Pertanto, si eviterà che conversazioni private, che non hanno alcuna incidenza sulle indagini, non siano riportate negli atti di causa e, dunque, non circolino attraverso i giornali.

Pare comunque che non sia passata la proposta di evitare i virgolettati e riportare solo riassunti delle conversazioni; si è optato per la trascrizione dei passaggi essenziali, nei casi in cui sia possibile e maggiormente funzionale alle indagini.

Cambiamenti anche per gli avvocati

Il nuovo schema preliminare prevede cambiamenti anche per i difensori. Mentre con il testo precedente, era possibile accedere all’intero fascicolo relativo alle conversazioni intercettate, ora l’avvocato potrà solamente visionare i documenti e chiedere la riproduzione su supporto meccanografico e solamente delle intercettazioni relative al proprio assistito.

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