Indetto l’esame 2018, per l’iscrizione all’albo degli avvocati cassazionisti

Redazione 03/05/18
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E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, n. 34 del 27 aprile 2018, il Decreto con cui il Ministero della Giustizia ha indetto la sessione d’esami 2018 per l’iscrizione all’albo speciale dei patrocinatori davanti alla Corte di Cassazione ed alle altre giurisdizioni superiori.

Di seguito, i requisiti per essere ammessi a sostenere l’esame:

  • essere attualmente iscritti nell’albo degli avvocati ed avere esercitato la professione per almeno 5 anni dinanzi ai Tribunali ed alle Corti d’appello (o per almeno un anno, qualora già iscritti nell’albo degli avvocati al momento dell’entrata in vigore della Legge n. 27/1997);
  • aver compiuto lodevole e proficua pratica di almeno 5 anni presso lo studio di un avvocato che eserciti abitualmente il patrocinio davanti alla Corte di cassazione.

Come presentare domanda

Le domande di ammissione all’esame, redatte in carta da bollo, devono pervenire al Ministero della Giustizia – Dipartimento per gli affari di giustizia (Via Arenula, 70 – 00186 Roma), mediante raccomandata con ricevuta di ritorno, improrogabilmente entro il 9 giugno 2018. Dette domande devono essere corredate della seguente documentazione:

  • dichiarazione sostitutiva di certificazione, dalla quale risulti l’attuale iscrizione del candidato nell’albo degli avvocati, nonché l’esercizio di almeno 5 anni davanti ai Tribunali ed alle Corti d’appello;
  • dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà con cui un avvocato, esercente il patrocinio davanti alla Cassazione, dichiari che il candidato abbia compiuto lodevole e proficua pratica di almeno 5 anni presso il suo studio, relativa ai giudizi per cassazione (con relativo visto del Consiglio dell’Ordine);
  • ricevuta di versamento della tassa di euro 20,66 per l’iscrizione agli esami, da corrispondere secondo le modalità specificate nel bando;
  • ricevuta del contributo nella misura forfetaria di euro 75,00 ai sensi dell’art. 5 Legge n. 1003/1936, da versare secondo le modalità specificate nel bando.

Una volta pervenute le domande di partecipazione, il Direttore generale della Giustizia civile provvede a formare l’elenco dei candidati ammessi a sostenere l’esame – depositato almeno 15 giorni prima dell’inizio delle prove – i quali sono tenuti a presentarsi per le prove scritte nel luogo e nel giorno reso noto in Gazzetta Ufficiale, serie speciale “Concorsi ed esami” del 13 luglio 2018.

In cosa consistono le prove d’esame

L’esame d’ammissione consta di tre prove scritte ed una orale.

Le prove scritte consistono, ciascuna, nella compilazione di ricorsi per cassazione, rispettivamente in materia civile, penale ed amministrativa (in tale ultimo caso il ricorso può essere anche rivolto al Consiglio di Stato o alla Corte dei Conti in sede giurisdizionale). Per la stesura dei ricorsi è dato ai candidati un tempo massimo di sette ore. La Commissione ha inoltre la facoltà di consentire la consultazione di libri, pubblicazioni o riviste che gli esaminandi richiedano e che la stessa Commissione abbia la possibilità di procurarsi.

Coloro che abbiano superato la prova scritta sono ammessi alla prova orale, che consiste nella discussione di un tema avente per oggetto una contestazione giudiziale, nella quale il candidato dimostri la propria cultura e l’attitudine al patrocinio dinanzi alle giurisdizioni superiori. La prova orale è pubblica e deve durare non meno di 30 minuti per ogni esaminando.

Sono dichiarati idonei i candidati che conseguano complessivamente, nelle prove scritte e in quella orale, una media di sette decimi, avendo riportato non meno di sei decimi in ciascuna di esse. Ultimate le prove orali, la Commissione forma l’elenco di coloro che abbiano conseguito l’idoneità alle giurisdizioni superiori.

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