I Difensori dei diritti umani nell’Unione Europea

Scarica PDF Stampa

Tra i principali obiettivi perseguiti dall’Unione Europea è possibile inquadrarne uno in particolare che, attualmente, è di particolare interesse se prendiamo come scenario da analizzare la ormai nota quanto tragica guerra tra Ucraina e Federazione Russa.
La difesa e la tutela dei Diritti Umani appaiono sempre più di difficile applicazione in tempi di Guerra; le ripetute violazioni dei Diritti fondamentali dell’Uomo nel territorio Ucraino mettono in luce tutte le lacune normative e procedurali che dovrebbero impedire tali ingiustificabili soprusi.
Per approfondimenti, vedi l’articolo: Il Diritto Internazionale Umanitario per la guerra in Ucraina

Indice

1. I tentativi di sabotaggio dell’attività dei garanti del diritto umanitario


Un ruolo fondamentale in tale contesto viene svolto dai c.d. “Difensori dei diritti umani”: Una figura che venne introdotta nello scenario politico europeo con la Dichiarazione delle Nazioni Unite, che li definisce come individui o gruppi che agiscono per promuovere, proteggere o lottare per la protezione e la realizzazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali attraverso l’utilizzo di mezzi pacifici.
Tuttavia, l’Unione europea ha rilevato che tali figure hanno subito recentemente molteplici attacchi e soprusi da parte, non solo di governi autoritari, ma anche da parte di alcuni stati democratici membri. Tali soprusi miravano a paralizzare e censurare il lavoro da essi svolto attraverso misure legali volte a bloccarne la partecipazione pubblica, politiche restrittive e diffamatorie, discriminazioni, intimidazioni o addirittura forme di violenza ( compresi omicidi, rapimenti, arresti e detenzioni arbitrarie).


Potrebbero interessarti anche:

2. Le nuove linee guida del Parlamento Europeo


In questo clima di ostilità verso i difensori dei diritti umani l’Unione europea ha invitato i paesi membri e gli Stati terzi a porre in essere azioni volte a proteggere e promuovere il loro lavoro, attraverso incisive misure legislative nazionali e mediante un adeguato finanziamento economico.
L’Unione europea, inoltre, ha invitato i suddetti stati a rafforzare e agevolare il rilascio dei visti per ingressi multipli in favore dei difensori dei diritti umani e delle loro famiglie, attraverso uno snellimento burocratico delle procedure di rilascio da parte di ambasciate e consolati.
Il parlamento europeo ha, inoltre, invitato la commissione e gli Stati membri a rafforzare l’offerta di protezione temporanea e di rifugio per i difensori dei diritti umani e per le loro famiglie che si trovano in una situazione di rischio, incoraggiandone la ricollocazione anche coinvolgendo le autorità regionali e locali.
In un attuale contesto internazionale complicato, caratterizzato dalla presenza di conflitti armati e di carenza diplomatica, appare ora più che mai fondamentale il ruolo dei difensori dei diritti umani. Bene ha fatto il Parlamento Europeo a richiamare gli Stati membri sulla tutela e la promozione del loro lavoro, a stimolarne il finanziamento economico e la diffusione culturale.
Perché in tempi di crisi politica internazionale a rimetterci sono sempre i diritti umani, tanto decantati in tempi di pace quanto dimenticati in tempi di guerra.

Riferimenti normativi


– Risoluzione del Parlamento europeo del 16 marzo 2023 sugli orientamenti dell’UE sui difensori dei diritti umani (2021/2204(INI))

Leonardo De Ruvo

Dott. Leonardo de Ruvo

Ispettore dell’Arma dei Carabinieri
Dottore in Scienze Giuridiche della Sicurezza presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata
Dottore in Giurisprudenza presso l’Università Telematica Pegaso.

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento