Esame Avvocato: quali sono le novità per il 2017?

Redazione 10/01/17
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L’esame di Stato di abilitazione alla professione forense subirà a partire da quest’anno una serie di importanti modifiche. Dal 2017, infatti, sarà applicabile la disciplina contenuta nel Decreto del Ministero della Giustizia n. 48/2016, emanato nell’ambito della riforma forense (Legge n. 247/2012).

Onde evitare spiacevoli sorprese in sede d’esame e arrivare alle prove con la migliore preparazione possibile, vediamo allora insieme quali saranno le novità introdotte.

 

Le prime tre prove scritte

Il contenuto e la modalità delle prove scritte rimarranno essenzialmente gli stessi: queste saranno sempre distribuite in tre giornate, da 7 ore ciascuna, e verteranno sulla medesima tipologia di tracce.

In particolare, durante la prima giornata gli aspiranti avvocati dovranno completare la redazione di un parere motivato, da scegliersi tra due questioni in materia regolata dal codice civile.

La seconda prova consisterà invece nella redazione di un parere motivato in materia regolata dal codice penale. Come per la prima prova, i candidati potranno scegliere tra due questioni proposte in sede d’esame.

Nella terza prova, infine, gli aspiranti avvocati dovranno redigere di un atto giudiziario “che postuli conoscenze di diritto sostanziale e di diritto processuale”. I candidati potranno scegliere tra quesiti di diritto privato, diritto penale e diritto amministrativo.

 

Il divieto all’utilizzo dei codici commentati

Cambierà invece completamente l’approccio degli aspiranti avvocati alle prove d’esame: da quest’anno non sarà più infatti permesso di consultare in aula i codici commentati.

I codici, che raccolgono le più importanti pronunce giurisprudenziali in relazione a ciascuna norma di legge, avevano costituito finora un importante aiuto per tutti i candidati alla professione. Gli aspiranti avvocati dovranno ora provvedere a un impegnativo approfondimento nei giorni precedenti all’esame e potranno consultare in aula solo testi di legge pubblicati da un editore ufficiale.

È in valutazione persino la possibilità di introdurre strumenti tecnologici di tipo informatico che limitino il rischio di introduzione in aula di supporti vietati dalla legge (compendi e formulari, ma anche cellulari e tablet).

 

Come cambia la prova orale?

Le prove orali dell’esame per l’abilitazione alla professione forense consisteranno come nel 2016 nella discussione di brevi questioni relative alle varie branche del diritto e nella dimostrazione di conoscenza dell’ordinamento forense e dei diritti e doveri dell’avvocato.

Cambierà, tuttavia, la modalità di scelta delle discipline su cui verteranno le domande degli esaminatori: gli argomenti, infatti, non saranno più scelti discrezionalmente dalla commissione, ma saranno estratti casualmente, dinanzi al candidato, da un database precedentemente creato.

 

Esame avvocato: quali sono i criteri di valutazione?

Ricordiamo, infine, che i criteri di valutazione delle prove scritte dell’esame per l’abilitazione forense 2017 tenderanno a valorizzare:

  • la coerenza dell’elaborato con il tema assegnato;
  • la conoscenza degli orientamenti giurisprudenziali di riferimento;
  • la corretta applicazione delle regole processuali.

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