Esame avvocato 2019: le soluzioni dell’atto difensivo

Redazione 12/12/19
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Ultimo giorno di prova

Oggi è la terza giornata di prove per gli aspiranti avvocati, i quali devono cimentarsi nella redazione dell’atto difensivo. La prova dunque richiede di impostare un vero e proprio atto processuale, in cui seguire una linea difensiva, argomentata in punto di fatto e in punto di diritto. Gli esaminandi hanno a disposizione sempre sette ore a partire dalla dettatura delle tracce e potranno usufruire dei codici commentati. Infatti, all’interno di un atto difensivo, è necessario sostenere le proprie ragioni anche attraverso la giurisprudenza favorevole, connessa alle norme che vengono in rilievo nel caso di specie.

Le tracce estratte

Nei giorni scorsi si sono svolte le due prove relative alla redazione dei pareri motivati, il primo giorno in materia di diritto civile (i candidati hanno potuto scegliere tra un caso di leasing finanziario e uno di appalto) e il secondo giorno in materia di diritto penale (la scelta è stata tra legittima difesa e reato di revenge porn). Per consultare le tracce dei pareri estratte, clicca QUI!

 

Atto civile: Con atto di citazione notificato il 15 giugno 2018 Tizio, unico figlio del defunto Sempronio, cita in giudizio Caio esponendo che con contratto del 10/04/12, Mevio aveva apparentemente venduto a Caio un appartamento sito in Roma ma che tale vendita per la quale era stato regolarmente pagato il prezzo convenuto, era relativamente simulata sul piano soggettivo dal momento che il vero acquirente del bene era suo padre, all’epoca ancora in vita. Chiede dunque, previa declaratoria del carattere simulato della compravendita, l’accertamento dell’inclusione del predetto immobile nel patrimonio ereditario del padre Sempronio, così da poter far valere sul cespite i diritti a lui spettanti per la successione legittima.
A sostegno della propria domanda, l’attore indica alcuni elementi a suo dire indicativi di una fattispecie simulatoria e, segnatamente, il rilascio da parte di Caio in favore di Sempronio di una procura a vendere il medesimo immobile, l’intestazione a nome di Sempronio delle utenze idriche ed elettriche, esecuzione di lavori di ristrutturazione dell’immobile con il denaro del de cuius, nonché l’omessa fissazione della residenza presso l’immobile da parte dell’acquirente apparente.
Caio si costituisce tempestivamente in giudizio senza sollevare specifiche eccezioni ma limitandosi a negare la dedotta simulazione. Alla prima udienza, il giudice adito rinvia la causa per la precisazione delle conclusioni all’udienza del 20/10/2019 nella quale assegna alle parti i termini di cui all’art 190 cpc e invita le stesse a prendere posizione, nei propri scritti difensivi, anche sulla questione, sollevata d’ufficio, concernente l’eventuale necessità di integrare il contraddittorio nei confronti di Mevio. Il candidato assunte le vesti del legale di Caio rediga l’atto difensivo richiesto svolgendo le difese più utili a tutelare la posizione del proprio assistito.

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Atto penale: Tizio che ha già riportato tre condanne per reati puniti solo con la multa intende acquistare un motociclo usato, tramite una rivista di annunci economici, contatta Caio. I due si incontrano in Piazza Angelica.
Caio consegna il motociclo e i documenti a Tizio che a sua volta consegna un assegno di 2000 euro a Caio.
Subito dopo l’incontro Tizio si reca nel vicino Commissariato di Polizia e denuncia il furto dell’assegno appena consegnato a Caio.
All’uscita però Tizio viene fermato dagli agenti insospettiti dal numero di telaio abraso sul motociclo.
Da un breve controllo al terminale informatico emerge che lo stesso era provento di furto e che i documenti erano falsi.
Dalle indagini successive emerge anche la falsità della denuncia di furto dell’assegno.
Tizio viene dunque sottoposto a processo e all’esito condannato alla pena di due anni di reclusione per il reato di calunnia in relazione alla denuncia dell’assegno, e di due anni di reclusione ed euro 1000 di multa per la ricettazione del motociclo.
Il candidato assunte le vesti del legale di Tizio, rediga l’atto ritenuto più idoneo alla difesa dello stesso.

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Atto amministrativo: L’impresa Alfa partecipa nel 2019 a una procedura di gara sopra la soglia comunitaria indetta da una AUSL per l’affidamento del servizio triennale di raccolta e smaltimento di rifiuti sanitari pericolosi da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. All’esito della procedura l’impresa Alfa si classifica al secondo posto mentre risulta aggiudicataria l’impresa Beta unica partecipante alternativa che ha presentato un’offerta economica di molto inferiore a quella di Alfa non sottoposta a verifica di anomalia ai sensi dellart. 97 comma 3 D.lgs n. 50/2016.
Decorso il termine di 35 gg. previsti dall’art. 32 comma 9 Dlgs n. 50/2016 e nell’imminenza della sottoscrizione del contratto di appalto da parte dell’impresa Beta l’impresa Alfa a seguito di accesso agli atti della gara scopre che l’aggiudicataria pur avendo dichiarato nella sua offerta economica che il prezzo presentato è comprensivo di tutti i costi a suo carico non ha indicato l’importo degli oneri di sicurezza aziendale (elemento non espressamente richiesto nel bando di gara nel quale era contenuto un generico rinvio alle norme del codice dei contratti pubblici) come pure che in relazione a tale aspetto l’AUSL appaltante prima dell’aggiudicazione ha acquisito da Beta mediante soccorso istruttorio un documento integrativo recante l’indicazione di detta voce. Il candidato assunte le vesti del legale di Alfa rediga l’atto giudiziale più adeguato a tutelare ogni ragione della propria assistita.

Oggi terminano le prove: i risultati a giugno

Con la redazione dell’atto processuale, si concludono le prove scritte per gli aspiranti professionisti, i quali dovranno attendere poi diversi mesi per conoscere gli esiti del loro lavoro di questi tre giorni, molto probabilmente fino a giugno del prossimo anno.

La terza giornata è quella in cui ciascun esaminando può mettere in campo la propria attitudini, potendo scegliere di redigere l’atto nella materia che gli è più congeniale e che probabilmente, ha affrontato quotidianamente nella propria pratica professionale. La prova della redazione dell’atto è, infatti, senza dubbio, quella che richiama maggiormente l’attività effettivamente svolta da un avvocato. Spesso, infatti, i pareri vengono forniti verbalmente e non redatti per iscritto; mentre, la stesura degli atti processuali è pratica pressoché quotidiana del professionista.

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