Enti, tagli non automatici

Redazione 04/10/11
Scarica PDF Stampa

Secondo il Ministero dell’interno la riduzione dei consiglieri regionali prevista dalla manovra di Ferragosto necessita di apposita norma statutaria. Un salvagente dalla Lega alla provincia di Monza e Brianza

 

Articolo di Giuseppe Manfredi tratto da www.lagazzettadeglientilocali.it

 

La riduzione dei consiglieri regionali contenuta nella manovra di Ferragosto del governo non è automatica. Lo ha precisato il Ministero dell’interno in risposta ad una richiesta di chiarimento da parte di un consigliere regionale molisano del Partito democratico. Il quesito è stato posto in occasione delle elezioni regionali del Molise che si terranno il 16 e il 17 ottobre prossimi. La domanda era se la ventesima regione avrebbe dovuto tagliare da 30 a 20 i rappresentanti nell’assise regionale. Una lettera della Prefettura di Campobasso – Ufficio territoriale del governo – chiarisce ogni dubbio. “L’applicazione dell’articolo 14 del decreto-legge 138/2011 – si legge nel testo – non si realizza automaticamente, necessitando di un’apposita normativa statutaria di attuazione da adottarsi entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del decreto legge, vale a dire entro il 13 febbraio 2012”. Considerando che non vi sono stati i tempi tecnici per la variazione dello statuto, la norma “risulta inapplicabile”. Consiglieri regionali per ora in salvo, dunque. Ma non solo essi. Anche la Provincia di Monza e Brianza non sparirà a causa dei tagli per i costi della politica del governo, secondo quanto ha assicurato il ministro Roberto Calderoli agli esponenti del Pd della Brianza durante un incontro, chiesto da quest’ultimi, negli uffici in Villa Reale. Quasi un’ora e mezza di colloquio svoltosi ieri tra il ministro e il capogruppo in Provincia Domenico Guerriero, il vicepresidente del Consiglio provinciale, Vittorio Pozzati, il segretario provinciale del Pd, Gigi Ponti, e Adriano Poletti. Sul tavolo dei lavori “la vita” della provincia di Monza e anche una riflessione sull’apertura di ministeri al Nord. A raccontare brevemente l’incontro è stato il vicepresidente del consiglio provinciale, Guerriero. “Secondo Calderoli la Provincia di Monza resterà – spiega -. Abbiamo ricordato anche gli investimenti che sono stati già fatti, circa 60 milioni di euro per acquisire immobili, trasferire personale e costruire la futura sede”. Dal ministro Calderoli è arrivata anche l’assicurazione di un prossimo incontro con il Ministro dell’economia. A quanto spiega l’esponente del Pd, ci sarà un tavolo con Tremonti su Villa Reale e su Expo 2015, insieme agli altri soggetti istituzionali coinvolti. La Villa Reale e l’Istituto d’Arte sono in una situazione definita “disastrata” e secondo il Pd non sono più rinviabili interventi urgenti, immediati, anche per un rilancio del Parco di Monza in vista dell’esposizione universale. Quanto all’apertura del ministero a Villa Reale, Guerriero ha detto che anche il ministro Calderoli “ha dovuto ammettere che sono uffici di rappresentanza”. Critici su questo argomento gli esponenti del Pd: “come ha precisato il Presidente della Repubblica, l’apertura dei ministri al Nord confligge con la Carta Costituzionale e il Quirinale, che è garante dell’unità, deve intervenire. Inoltre l’inaugurazione è stata fatta senza nemmeno che vi fosse un decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale e dunque senza che esista una legge operante”. Il ministro Calderoli al termine dell’incontro si è allontanato senza rilasciare dichiarazioni, diretto a Milano per un incontro nella sede della Lega in via Bellerio.

Redazione

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento