Diffamazione a mezzo stampa: come si prova il diritto di cronaca?

Come l’imputato può provare il diritto di cronaca in materia di diffamazione a mezzo stampa? Commento a sentenza

Allegati

Come l’imputato può provare il diritto di cronaca in materia di diffamazione a mezzo stampa? Per supporto ai professionisti, abbiamo preparato uno strumento di agile consultazione, il “Formulario annotato del processo penale 2025”, giunto alla sua V edizione.

Corte di Cassazione -sez. V pen.- sentenza n. 14196 del 7-03-2025

sentenza-commentata-art.-5-2025-05-07T100059.136.pdf 128 KB

Iscriviti alla newsletter per poter scaricare gli allegati

Grazie per esserti iscritto alla newsletter. Ora puoi scaricare il tuo contenuto.

Indice

1. La questione: mancato riconoscimento della causa di giustificazione del diritto di cronaca


La Corte di Appello di Reggio Calabria confermava una decisione emessa nel primo grado di giudizio, dichiarativa della responsabilità penale e civile dell’imputato per il delitto di cui all’art. 595 commi 2 e 3 cod. pen..
Ciò posto, avverso questa decisione ricorreva per Cassazione l’accusato il quale, tra i motivi ivi addotti, deduceva il mancato riconoscimento della causa di giustificazione del diritto di cronaca. Per supporto ai professionisti, abbiamo preparato uno strumento di agile consultazione, il “Formulario annotato del processo penale 2025”, giunto alla sua V edizione.

FORMATO CARTACEO

Formulario annotato del processo penale 2025

Il presente formulario è stato concepito per fornire all’avvocato penalista uno strumento di agile consultazione.Attraverso gli schemi degli atti difensivi, sono esaminati i vari istituti processuali alla luce delle novità intervenute nell’ultimo anno, con l’evidenziazione della normativa di riferimento e delle più rilevanti linee interpretative della giurisprudenza di legittimità. La selezione delle formule, accompagnate da suggerimenti per una migliore redazione di un atto, tiene conto degli atti che un avvocato è chiamato a predisporre come difensore dell’imputato, ma anche come difensore delle parti private (parte civile, persona offesa, responsabile civile, civilmente obbligato per la pena pecuniaria).  Il volume contiene sia gli atti che vanno proposti in forma scritta, sia quelli che, pur potendo essere proposti oralmente nel corso di un’udienza, sono di più frequente utilizzo.Un approfondimento particolare è dedicato al fascicolo informatico e al processo penale telematico, alla luce del D.M. 27 dicembre 2024, n. 206, che ha introdotto rilevanti novità in materia di tempi e modi del deposito telematico.Completa il volume una sezione online in cui sono disponibili le formule anche in formato editabile e stampabile. Valerio de GioiaConsigliere della Corte di Appello di Roma.Paolo Emilio De SimoneMagistrato presso il Tribunale di Roma.  

 

Valerio de Gioia, Paolo Emilio de Simone | Maggioli Editore 2025

2. La soluzione adottata dalla Cassazione


La Suprema Corte riteneva il motivo suesposto infondato.
In particolare, tra le argomentazioni che inducevano la Corte di legittimità ad addivenire a siffatto esito decisorio, era richiamato quell’orientamento nomofilattico secondo cui, in tema di diffamazione a mezzo stampa, che l’imputato che invochi il diritto di cronaca ha l’onere, in primo luogo, di provare la verità della notizia riportata (Sez. 5, n. 10964 del 11/01/2013) perché, in difetto della corrispondenza tra fatti narrati e fatti realmente accaduti, è in radice da escludersi l’operatività della causa di giustificazione di cui all’art. 51 cod. pen. (ex multis, Sez. U n. 4950 del 26/03/1983).

Potrebbero interessarti anche:

3. Conclusioni: in tema di diffamazione a mezzo stampa, spetta all’imputato provare la verità della notizia per invocare il diritto di cronaca


La decisione in esame desta un certo interesse essendo ivi chiarito come l’imputato può provare il diritto di cronaca in materia di diffamazione a mezzo stampa.
Si afferma difatti in questa pronuncia, sulla scorta di un pregresso indirizzo interpretativo, che, in caso di diffamazione a mezzo stampa, l’imputato deve dimostrare la verità della notizia per avvalersi del diritto di cronaca.
Tale provvedimento, quindi, può essere preso nella dovuta considerazione ogni volta si voglia chiedere l’applicazione di questa esimente.
Ad ogni modo, il giudizio in ordine a quanto statuito in codesta sentenza, poiché prova a fare chiarezza su tale tematica giuridica sotto il versante giurisprudenziale, non può che essere positivo.

Avv. Di Tullio D’Elisiis Antonio

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento