Compensazione delle cartelle con i crediti della Pa estesa al 2017

Redazione 24/08/17
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Ottime notizie per imprenditori e professionisti: con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministero dell’Economia del 9 agosto 2017, avvenuta lunedì, è stata estesa anche a quest’anno la compensazione dei debiti delle cartelle esattoriali con i crediti vantati presso la Pubblica Amministrazione. L’operazione ha ad oggetto i carichi affidati agli agenti della riscossione entro la fine del 2016 e può essere effettuata solo se il credito vantato è superiore alla somma da pagare.

Vediamo allora nel dettaglio cosa devono fare imprese e professionisti per compensare il debito.

 

Compensazione per tutti i debiti fino a dicembre 2016

A partire da lunedì 21 agosto, dunque, i professionisti e le imprese possono compensare i debiti delle cartelle esattoriali che sono costretti a pagare con gli eventuali crediti che vantano verso la Pubblica Amministrazione. Il decreto del Mef del 9 agosto 2017 conferma infatti la proroga all’agevolazione che già era stata già messa per iscritto all’interno della manovra correttiva (D.L. 24 aprile 2017, n. 50).

È stato posto, come accennato in apertura, un preciso limite temporale a tale operazione: sono coperti dall’agevolazione solo i carichi affidati agli agenti della riscossione entro il 31 dicembre 2016. Non si tratta, dunque, di una norma a regime. D’altronde, negli anni passati, è sempre stato così: i vari decreti attuativi hanno limitato ogni volta la compensazione dei debiti ai mesi precedenti.

 

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Quali crediti rientrano nell’operazione?

Né sono utili per la compensazione dei debiti tutti i crediti vantati nei confronti della Pa.

Come previsto dall’articolo 12, comma 7-bis, del D.L. n. 145/2013, infatti, le imprese e i lavoratori autonomi che vogliono compensare i debiti delle cartelle esattoriali a loro intestati possono utilizzare solo i crediti certi, liquidi ed esigibili maturati per somministrazioni, forniture, appalti e prestazioni professionali nei confronti della Pubblica Amministrazione e certificati secondo le modalità previste. Ma non solo: perché sia possibile usufruire della compensazione, la somma iscritta a ruolo deve essere inferiore o pari al credito vantato.

Come funziona la compensazione dei debiti?

Ma cosa bisogna fare per effettuare la compensazione? Innanzitutto, il professionista deve richiedere ufficialmente all’ente debitore la certificazione del credito vantato. La richiesta va presentata esclusivamente utilizzando la Piattaforma dei crediti commerciali (Pcc), disponibile sul sito internet crediticommerciali.mef.gov.it. L’ente è tenuto a rispondere all’istanza entro 30 giorni.

Il professionista dovrà quindi presentare l’originale della certificazione all’agente della riscossione. Dopo le necessarie verifiche del documento, quest’ultimo provvederà infine a effettuare la compensazione, sempre attraverso la Piattaforma dei crediti commerciali. L’eventuale credito residuo potrà poi essere utilizzato dal professionista o dall’imprenditore.

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