CGUE e Tribunale UE: la Relazione annuale 2022

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Sul portale istituzionale della UE è stata pubblicata la Relazione annuale della CGUE e del Tribunale, la quale contiene i contributi dei presidenti sull’attività e l’evoluzione di ciascun organo giurisdizionale, accompagnati da dettagli statistici. Questa edizione propone una nuova rubrica intitolata “Focus sulla giurisprudenza” che ha lo scopo di informare i professionisti e il grande pubblico sulle cause più importanti dell’anno in maniera approfondita e pedagogica.

Indice

1. La Corte di giustizia dell’Unione europea


La CGUE è una delle sette istituzioni europee. Istituzione giudiziaria dell’Unione, alla stessa è assegnato il compito di garantire il rispetto del diritto dell’Unione, vigilando sull’interpretazione e sull’applicazione uniforme dei trattati e assicurando il controllo della legittimità degli atti adottati dalle istituzioni, organi e organismi dell’Unione. L’istituzione contribuisce a preservare i valori dell’Unione e lavora, con la sua giurisprudenza, alla costruzione europea. La Corte di giustizia dell’Unione europea si compone di due organi giurisdizionali:

  • la Corte di giustizia
  • il Tribunale

2. La Relazione annuale 2022


Il documento esordisce con una “panoramica” dell’anno di riferimento, per poi approfondire, attraverso l’ausilio dei dati numerici, immagini, come pure tabelle esplicative, i servizi, gli obiettivi, i risultati dell’attività giudiziaria, dando atto della relativa evoluzione, riscontrata sia in capo alla Corte di giustizia che al Tribunale, unitamente alle innovazioni giurisprudenziali, evidenziando le sentenze più rilevanti dell’anno e gli eventi centrali, nonché approfondendo svariate tematiche attraverso dei focus dedicati:

  • È valido il regolamento che subordina l’erogazione dei fondi europei al rispetto dello Stato di diritto;
  • Il diritto di agire in giudizio delle associazioni per la tutela dell’ambiente;
  • Diritto all’oblio e diritto all’informazione;
  • Guerra in Ucraina: divieto di diffusione imposto a taluni media filo-russi e libertà di espressione;
  • Ammenda record pari a EUR 4,125 miliardi inflitta a Google per le restrizioni imposte ai produttori di dispositivi mobili Android.

Specifici approfondimenti sono stati dedicati ai rapporti col pubblico e al rispetto dell’ambiente da parte dell’istituzione in parola.

3. I numeri


Il presidente della CGUE, Koen Lenaerts, nella Prefazione, ha dato atto che il 2022 è trascorso nel segno del 70° anniversario della Corte. Dal punto di vista statistico, il numero di cause introdotte dinanzi ai due organi giurisdizionali nel 2022 è paragonabile a quello dell’anno precedente:

  • 1710 cause nel 2022,
  • 1720 nel 2021.

Il numero di cause definite dalla Corte di giustizia e dal Tribunale è, invece, in lieve calo:

  • 1666 nel 2022,
  • 1723 nel 2021.

Dall’effetto combinato di queste due tendenze risulta che il numero complessivo delle cause pendenti è in leggero aumento:

  • 2585 nel 2022,
  • 2541 nel 2021.

Il numero di cause proposte dinanzi alla Corte di giustizia, benché in lieve calo rispetto all’anno precedente:

  • 806 nel 2022,
  • 838 nel 2021,

è rimasto elevato nel 2022, in particolare in materia pregiudiziale. Inoltre, un numero crescente di cause proposte dinanzi alla Corte di giustizia solleva questioni delicate e complesse che richiedono riflessioni più ampie e tempi più lunghi. Al fine di preservare, in tale contesto, la sua capacità di emettere decisioni di qualità entro un termine ragionevole, la Corte di giustizia, avvalendosi della facoltà prevista dai trattati, ha rivolto al legislatore dell’UE, il 30 novembre 2022, una domanda diretta a trasferire la competenza pregiudiziale al Tribunale in alcune materie specifiche e ad ampliare il meccanismo di ammissione preliminare delle impugnazioni contro le decisioni del Tribunale.

FORMATO CARTACEO

Compendio di Diritto dell’Unione europea

Il volume risponde all’esigenza di disporre di un testo di rapida consultazione in cui reperire le principali fonti del diritto dell’Unione europea. In particolare, l’opera esamina le disposizioni espresse dai Trattati e affronta il ruolo delle singole istituzioni dell’Unione. Ampio spazio è dedicato ai profili evolutivi dell’integrazione europea, alla natura dell’Unione europea e ai rapporti tra il diritto dell’Unione e il diritto nazionale, ripercorrendo il percorso interpretativo offerto dalla Corte di giustizia. Viene trattata anche la materia della tutela dei diritti umani in ambito europeo e vengono affrontate le principali politiche dell’Unione. Sono analizzati vari aspetti operativi che consentono di ottenere informazioni pratiche sulle diverse tipologie di procedure che si svolgono dinanzi agli organi giurisdizionali dell’Unione. È presente un glossario utile per disporre di una rapida panoramica della materia.  Andrea Sirotti GaudenziÈ avvocato e docente universitario. Svolge attività di insegnamento presso vari Atenei e centri di formazione. È responsabile scientifico di alcuni enti, tra cui l’Istituto nazionale per la formazione continua di Roma e ADISI di Lugano. Direttore di collane e trattati giuridici, è autore di numerosi volumi, tra cui «I ricorsi alla Corte europea dei diritti dell’uomo», «Il nuovo diritto d’autore», «Manuale pratico dei marchi e brevetti», «Trattato pratico del risarcimento del danno», «Codice della proprietà industriale». Magistrato sportivo, attualmente è presidente della Corte d’appello federale della Federazione Ginnastica d’Italia. I suoi articoli vengono pubblicati da diverse testate. Collabora stabilmente con «Guida al Diritto» del Sole 24 Ore.

Andrea Sirotti Gaudenzi | Maggioli Editore 2021

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